Con la Circolare 1 del 2018, che entrerà a regime da dopodomani, 1 gennaio 2018, la Guardia di Finanza ha creato un insieme organico di regole su cui improntare la propria attività di accertamento per quanto riguarda il contrasto all´evasione, con particolare riguardo alla entità dei redditi dichiarati dai liberi professionisti, avvocati compresi.
La tipologia dell´accertamento rimane quello indiretto - presuntivo, e fin qui nulla cambia rispetto al passato. Cambiano invece le situazioni considerate sospette, che vengono dettagliatamente elencate nella stessa circolare, che peraltro è pubblicata nel sito istituzionale della Guardia di Finanza, e si compone di ben quattro volumi.
I riflettori vengono ad essere puntatisu alcuni elementi quali la congruità dei compensi rispetto alle tariffe professionali, sulla verifica dell´effettiva gratuità delle prestazione, la mancata fatturazione per il ritardato pagamento dei compensi professionali, l´entità delle spese qualora le stesse appaiano incompatibili con i redditi dichiarati.
La circolare è stata pubblicata il 4 dicembre 2017 ma, come premesso, entrerà a regime solo dall´1 gennaio 2018. Il che significa, naturalmente, che tutte le situazioni considerate sospette saranno considerate nell´ambito dell´anno solare in questione, il 2018, mentre quelle precedenti saranno considerate sulla base dell´ultima circolare dello stesso Comando, la numero 1/2008
A differenza della denominazione data alla precedente circolare del 2008 ("Istruzioni sull´attività di verifica"), questa volta il nuovo documento è intitolato "Manuale operativo in materia di contrasto all´evasione fiscale e alle frodi fiscali", ma come il precedente lavoro anche questo - come rilevatodalla rivista specializzatadella rivista specializzata fisco e tasse - si suddivide in tre volumi contenenti disposizioni operative ed un quarto volume dedicato alla modulistica e alla documentazione di supporto prevista per l´attività ispettiva. I tre volumi sono a loro volta suddivisi in 5 parti:
Il primo volume contiene:
- parte I ("L´azione della Guardia di Finanza a contrasto dell´evasione e delle frodi fiscali. Direttive generali e moduli operativi"),
- parte II ("L´attività di polizia giudiziaria a contrasto dell´evasione e delle frodi fiscali");
Il secondo volume contiene:
- parte III ("Esecuzione delle verifiche e dei controlli"),
- parte IV ("Valorizzazione delle informazioni acquisite nell´ambito delle attività investigative, di vigilanza e di controllo dei flussi finanziari");
Il terzo volume contiene:
- parte V ("Principali metodologie di controllo").
Come evidenziato nella presentazione dell´opera dal Comandante Generale del Corpo, il Generale C.A. Giorgio Toschi, questo manuale operativo rappresenta una svolta nelle linee d´azione della Guardia di Finanza a difesa della sicurezza economico-finanziaria del Paese, sottolineando che il nuovo documento di prassi "prende le mosse dalle migliori esperienze e professionalità maturate in questo rinnovato scenario dai Reparti del Corpo nelle investigazioni contro le organizzazioni dedite alle false fatturazioni, le società fantasma o di comodo utilizzate per evadere le imposte, i fenomeni di illecito trasferimento e occultamento di patrimoni e disponibilità finanziarie all´estero, le manovre di pianificazione fiscale aggressiva, il riciclaggio e l´auto-riciclaggio di proventi dell´evasione, ma anche nella quotidiana azione di controllo economico del territorio, volta a contrastare il sommerso e la diffusione di illeciti di minore complessità ma comunque lesivi degli obblighi contributivi costituzionalmente tutelati".
Tra le novità di rilievo emergono una maggiore attenzione al contraddittorio con il contribuente già nel corso della verifica fiscale e il sostegno alla compliance (ovvero all´adempimento spontaneo del contribuente) nei rapporti tra contribuente e fisco".
Per leggere la circolare, basta andare all´interno del sito istituzionale GDF.