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La professione di avvocato non è tutta rose e fiori, anzi.
Nell'esercizio quotidiano della professione, si vivono alti e bassi, momenti d'euforia e momenti di abbattimento; se nell'organismo di un avvocato ci fosse un sismografo, registrerebbe oscillazioni continue.
Pensiamo, ad esempio, all'euforia che si prova apprendendo di aver vinto una causa e, subito dopo, scoprire che il cliente non vuole pagarti (con un totale rovesciamento di stato d'animo).
Questi film (Ipotesi di reato e L'angolo rosso – Colpevole fino a prova contraria) trattano il tema della disperazione e noi sappiamo che nel lavoro di un avvocato può capitare di precipitare nell'abisso (ovviamente metaforicamente)se si incontrano particolari difficoltà.
Ciascuno di questi film offre un secondo – importante – elemento di riflessione: la differenza tra giustizia e vendetta nel primo e l'esercizio della professione di avvocato in una dittatura.
L'angolo rosso – Colpevole fino a prova contraria, infatti, è ambientato in Cina (da sempre una dittatura) e il protagonista è un avvocato americano che si occupa di consulenza societaria. Nel film vi è un secondo avvocato, interpretato da una cinese, che assume il ruolo di difensore d'ufficio del suo collega americano, accusato di un omicidio.
Il film illustra lo svolgimento di un processo penale in Cina e le condizioni di vita dei detenuti in Cina, ma soprattutto descrive la difficoltà di esercitare la professione di avvocato in una dittatura.
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