"Questo luogo che inauguriamo oggi è un esempio di rigenerazione urbana, diventato centro del cibo e dell´educazione alimentare e ambientale, perche´ oltre a rappresentare tutta la filiera agricola racconta il percorso, dal campo alla tavola, che accompagna le nostre materie prime fino alla trasformazione in prodotti finiti. E´ un fatto culturale che cercheremo di far conoscere a tutti i ragazzi delle scuole, fino all´università".
Il presidente della Fondazione Fico, l´economista agrario e presidente del Centro agroalimentare di Bologna, Andrea Segrè, all´inaugurazione di Fico Eataly World ha ricordato che alla Fondazione hanno gia´ aderito alcuni tra i piu´ importanti atenei e istituzioni di ricerca sul cibo in Italia: universita´ Alma Mater Studiorum di Bologna, universita´ di Trento, universita´ Suor Orsola Benincasa di Napoli, universita´ di Scienze gastronomiche di Pollenzo (Cuneo) e Future Food Institute di Bologna".
Fin qui l´estratto di un articolo del Sole 24 ore pubblicato, in bella mostra, i primissimi del mese scorso, sul sito istituzionale di Cassa Forense, la Cassa di previdenza ed assistenza degli avvocatihttp://www.cassaforense.it/radiocor-news/fico-eataly-world-segre-fattoria-didattica-8-ettari-in-media-aziende-italiane/
Ma cosa c´entra la Cassa di previdenza forense con una Fondazione ed un evento che, per quanto importanti, potrebbero interessare altre categorie professionali?
A rivelarlo è sempre il quotidiano di Confindustria, con un altro articolo pubblicato, questa volta, il 13 novembre: "l´investimento è di 120 milioni di cui il 38% sottoscritto dai principali enti previdenziali italiani (Cassa Forense, Enpam, Enpav, Epap, Enpab, Enpaia, Inarcassa ed Eppi) e un altro 30% da investitori professionali, tra i quali: banche, fondazioni bancarie, Camera di Commercio di Bologna, Coop Reno , Coop Alleanza 3.0, Eataly e Prelios sgr. La gestione del parco agroalimentare è affidata al Fondo Pai e a Eatalyworld, società compartecipata da Eataly di Oscar Farinetti e da Coop Alleanza 3.0. A regime dal terzo anno si stima un fatturato annuo tra 85 e 90 milioni con un numero di visitatori di circa 6 milioni l´anno. Il rendimento atteso è al 6 per cento".
Si tratta, quindi, di un investimento. Cassa forense, al pari di altri enti, investe nell´agroalimentare, uno dei settori trainanti il made in italy. Un investimento importante, perché, a quanto pare, Esso ammonterebbe a circa 10 milioni di euro. Rimane da capire se, in un momento di eccezionale emergenza, non sarebbe il caso di destinare fondi così cospicui per finalità di carattere sociale e solidaristico. Il dibattito è aperto.