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CAI e la sua portata probatoria in caso di investimento di pedone

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Il modulo di contestazione amichevole di incidente (CAI) non può avere valenza probatoria in caso di investimento di un pedone se non contiene la descrizione della dinamica del sinistro.

Questo è quanto ha statuito la Corte di Cassazione con ordinanza n. 24367 del 05 agosto 2022 (fonte: http://www.italgiure.giustizia.it/sncass/).

Ma vediamo nel dettaglio la questione sottoposta all'esame dei Giudici di legittimità.

I fatti di causa

Il ricorrente ha chiamato in giudizio il conducente e il proprietario del veicolo antagonista, nonché la compagnia di assicurazioni, al fine di ottenere il risarcimento dei danni subiti in conseguenza del sinistro stradale in cui lo stesso ricorrente è stato coinvolto. In buona sostanza, è accaduto che il ricorrente è stato investito dal veicolo antagonista mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali. A causa dell'investimento, il ricorrente è caduto e ha subito danni patrimoniali e non patrimoniali. In primo grado, la sua domanda è stata rigettata. 

Il ricorrente, pertanto, ha proposto appello, censurando la mancata valutazione del materiale istruttorio, in particolare del modulo di constatazione amichevole di incidente e della documentazione medica prodotta, nonché le risultanze della c.t.u. esperita in primo grado. Il Giudice d'appello ha confermato la sentenza emessa in primo grado, evidenziando la mancata produzione di prove del sinistro.

Il caso è giunto dinanzi alla Corte di Cassazione.

Ripercorriamo l'iter logico-giuridico seguito da quest'ultima autorità.

La decisione della SC

Il ricorrente si duole del fatto che il Giudice d'appello non avrebbe correttamente apprezzato il compendio probatorio offerto a sostegno della fondatezza della domanda di parte attrice, con particolare riferimento alle relazioni del C.T.U. e del C.T.P. nonché al modello CAI.

La Corte di cassazione non è dello stesso avviso.

Secondo i Giudici di legittimità, la sentenza impugnata ha correttamente affermato che il modulo CAI: 

  • contiene solo la sottoscrizione del conducente;
  • non contiene alcuna descrizione della dinamica del fatto.

Tale mancanza rende detto modulo privo di valenza probatoria. In punto di portata probatoria del CAI, poi, il Giudice d'appello ha puntualizzato che il su citato modulo in ogni caso non avrebbe potuto avere efficacia probatoria nella fattispecie in esame in quanto il sinistro ha avuto ad oggetto un investimento di pedone. Per una portata probatoria del CAI, tutt'al più, l'incidente avrebbe dovuto avere ad oggetto lo scontro fra veicoli. Ciò detto, la Suprema Corte fa rilevare che l'accertamento del Giudice del merito circa l'assenza di contenuto del modulo, che recherebbe solo la sottoscrizione, peraltro, non è stato oggetto di alcuna impugnativa, per cui a fronte di tale accertamento la censura è priva di decisività. Quanto alle ulteriori censure in cui si articola il motivo del ricorso per cassazione, tutte afferenti all'apprezzamento del compendio probatorio versato in atti, esse mirano ad ottenere una rilettura delle risultanze istruttorie e una rivisitazione della ricostruzione fattuale, precluse nella presente sede di legittimità.

Alla luce delle considerazioni sin qui svolte, pertanto, la Corte di Cassazione ha ritenuto di:

  • dichiarare inammissibile il ricorso;
  • di condannare il ricorrente al pagamento delle spese del giudizio di legittimità.

 

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