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Avvocati, i limiti deontologici alla pubblicità professionale

Su questo delicatissimo tema si è soffermato il Consiglio Nazionale Forense, con la sentenza 11 novembre 2015, n. 163, pubblicata nel sito istituzionale del Consiglio il 26 giugno 2016.
I principi in tema di pubblicità di cui alla legge 248/2006 (c.d. Decreto Bersani) - ha affermato il Consiglio - pur consentendo al professionista di fornire specifiche informazioni sulla attività e i servizi professionali offerti, non legittimano tuttavia una pubblicità indiscriminata avulsa dai dettami deontologici, giacché la peculiarità e la specificità della professione forense, in virtù della sua funzione sociale, impongono, conformemente alla normativa comunitaria e alla costante sua interpretazione da parte della Corte di Giustizia, le limitazioni connesse alla dignità ed al decoro della professione, la cui verifica è dall´ordinamento affidata al potere – dovere dell´ordine professionale.
In senso conforme, tra le altre, Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Salazar, rel. Sica), sentenza del 23 luglio 2015, n. 118, Consiglio Nazionale Forense (pres. Alpa, rel. Damascelli), sentenza del 11 marzo 2015, n. 26, Consiglio Nazionale Forense (Pres. f.f. Salazar, Rel. Sica), sentenza del 13 marzo 2013, n. 37 Consiglio Nazionale Forense (Pres. f.f. Vermiglio, Rel. Tacchini), sentenza del 28 dicembre 2012, n. 204.
Sentenza allegata

 

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