Una recentissima sentenza della Cassazione punisce duramente chi, con un comportamento incivile, parcheggia la propria auto talmente vicina ad un´altra da non consentire al conducente di questa di accedervi aprendo lo sportello. Per gli Ermellini si tratta di violenza privata. Conseguendo a ciò la condanna dell´autore del reato.
Parcheggiare troppo vicino a un´altra auto? Adesso è reato. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, nella sentenza di condanna per violenza privata confermata a un uomo di Messina che aveva parcheggiato la sua auto a pochi centimetri di distanza dallo sportello di un´altra vettura. Così vicina da "non consentire al conducente di scendere dal suo lato, costringeva quest´ultimo a dover scendere da lato passeggero", secondo i giudici. Nella sentenza si legge che il ricorrente "posizionandosi con la propria vettura a pochi centimetri dello sportello lato autista dell´autovettura della persona offesa, la quale, per la presenza di autovetture parcheggiate avanti e dietro, non poteva in alcun modo spostarsi, ha costretto la stessa parte offesa a scendere dal proprio mezzo per affrontarlo in una discussione". Un comportamento che, secondo la Cassazione, è punibile come reato di violenza privata e costituirebbe un "uso improprio della propria autovettura". A nulla è servito il ricorso dell´uomo: la Corte d´Appello ha confermato la condanna e ora il reato di violenza per gli automobilisti è realtà.
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