Se questo sito ti piace, puoi dircelo così
L'imposta di registro ordinaria sull'acquisto di terreni agricoli è pari al 15% del prezzo del terreno, a cui si aggiungono le imposte ipotecarie e catastali. Questa imposta, però, si applica solo a chi non può avvalersi del regime agevolato previsto a favore degli agricoltori.
Per godere di queste agevolazioni occorre essere coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali, iscritti all'ente previdenziale INPS.
Deve trattarsi di acquisti onerosi (es: compravendita, permuta) di terreni agricoli e/o di fabbricati rurali accessori e di pertinenza del fondo (es: deposito attrezzi, stalle, fienile, abitazione rurale).
Per 5 anni non si può vendere il terreno o cessare la coltivazione, pena la perdita delle agevolazioni ed il pagamento delle sanzioni pecuniarie.
La p.p.c. (piccola proprietà contadina) è l'agevolazione più diffusa e prescinde dalla localizzazione del terreno in territori montani essendo invece fondamentale che il terreno abbia nel PRG la destinazione agricola, che dovrà risultare dal certificato di destinazione urbanistica allegato al rogito.
Inoltre:
La tassazione è la seguente: 2 imposte fisse (registro e ipotecaria di euro 200 ciascuna) e l'1% di imposta catastale.
Le agevolazioni si perdono nei seguenti casi:
Ne consegue il recupero della differenza di imposta 15%, oltre alle sanzioni ed interessi sulle imposte a suo tempo non pagate.
Con la legge di stabilità 2017 (Legge, 11/12/2016 n° 232, G.U. 21/12/2016) è stata ripristinata l'agevolazione della proprietà montana che prevede l'applicazione di due imposte fisse (200 euro ciascuna) nel trasferimento a titolo oneroso di terreni situati in zone montane.
Le agevolazioni dei terreni in zona montana
Con la legge di stabilità 2017 (L. 232/2016) sono state ripristinate le agevolazioni per l'acquisto di terreni agricoli nei territori montani.
Queste agevolazioni, già presenti da molti anni, erano cessate il 31/12/2013.
Acquisto da parte del coniuge o discendente
Con la legge di stabilità 2016, può usufruire delle agevolazioni p.p.c. anche l'acquisto da parte del coniuge o discendente del coltivatore diretto benché non iscritto alla gestione previdenziale INPS a condizione che sia già proprietario di un appezzamento di terreno agricolo, sia convivente con il coltivatore diretto il quale assume l'obbligo di coltivare il terreno che per 5 anni non potrà essere alienato.
La tassazione è la stessa della piccola proprietà contadina.
Nel caso in cui il soggetto acquirente sia una società di capitali, al fine di usufruire delle agevolazioni, è necessario che almeno un amministratore sia in possesso della qualifica di imprenditore agricolo professionale o la qualifica di coltivatore diretto.
Occorre precisare, infine, che la stessa Corte di cassazione, già con l'ordinanza 10542 del 28 aprile 2017 aveva affermato che "…le agevolazioni in questione non sono riconosciute tout court agli imprenditori agricoli professionali o coltivatori diretti (persone fisiche o società), ma solo a quegli imprenditori agricoli professionali o coltivatori diretti che risultano iscritti alla gestione previdenziale ed assistenziale per l'agricoltura.".
Acquisto di terreni agricoli senza agevolazioni
L'acquisto di terreni agricoli da parte di un privato o di ente (società che non godono di agevolazioni) è soggetta all'imposta di registro del 15% e all'imposta catastale e ipotecaria in misura fissa di Euro 50,00 ciascuna.
Tutti gli articoli pubblicati in questo portale possono essere riprodotti, in tutto o in parte, solo a condizione che sia indicata la fonte e sia, in ogni caso, riprodotto il link dell'articolo.