Sangiovanni, "chiedere aiuto è forza, non debolezza, puoi tornare a volare"

Giovanni Darmian, in arte Sangiovanni. A sedici anni ha iniziato a scrivere i suoi primi brani. Ha scelto quel nome perché sua madre gli diceva che non aveva «la faccia di un santo».Ha pubblicato Paranoia, Non + e Guccy Bag, poi Lady, Tutta la notte e Hype, a Sanremo 2022 Farfalle.

Ha offerto di ansia ed è stato vittima di bullismo da parte dei compagni di classe e dei professori, è riuscito a uscirne a fatica, anche grazie al suo amore, Giulia Stabile, vincitrice della ventesima edizione di Amici.

Ieri, ospite de Le Iene, ha recitato il monologo della sua vita, commovente: "Raccontarsi non è facile, può essere doloroso. Ma la terapia è come la palestra: devi farla spesso e sentire la fatica, il sudore, i muscoli indolenziti" ha incominciato, per poi continuare: "Sono sceso sul mio fondo e ho accettato la sofferenza che mi ci ha portato. E anche se sono un privilegiato, sono fortunato, se faccio ciò che mi piace, so che ci saranno comunque momenti in cui soffrirò. Ho solo smesso di vergognarmene perché ho capito che in ogni forma di dolore c'è sempre una forma di dignità. A volte mi sento forte, molte più volte non mi sento in grado. Ma quando succede ho capito che posso chiedere aiuto e qualcuno mi tenderà la mano, chiedere aiuto non è una debolezza, è una forza, fatelo per tornare a volare"

Uno splendido ragazzo, prima che un Artista di talento