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Oggi è il Primo Maggio, in tutto il mondo si celebra la Festa del Lavoro: della salvaguardia dei diritti, della dignità dei lavoratori, della loro sicurezza nei posti di lavoro e della tutela della democrazia nei posti di lavoro. Nel giorno della Festa del Primo Maggio si ricorda la memoria dei tanti lavoratori che per la difesa di questi diritti hanno perso la loro vita, dei tanti sindacalisti che sono stati vittime di ritorsioni, di violenze e di di barbare uccisioni; tra tutti voglio ricordare i sindacalisti uccisi dalla mafia dei feudi in Sicilia nel dopoguerra e i contadini che perirono sotto il fuoco della prima strage di Stato a Portella della Ginestra.
Nel giorno del Primo Maggio si ricorda pure chi il lavoro non ce l'ha, perchè prima l'aveva ed adesso l'ha perso, o perchè non l'ha mai avuto o se ce l'ha è un lavoro troppo precario che gli fa vivere il proprio quotidiano in una condizione di fragilità di incertezza e di insicurezza,
L'insieme di tutte queste tensioni ideali oggi, al tempo del coronavirus acquistano un significato e un valore speciale ed eccezionale per tutti, anche per chi ha occupato da sempre nel mercato del lavoro una posizione di privilegio per la stabilità e la tenuta delle proprie condizioni di lavoro. Oggi tutti si chiedono: come sarà la ripresa? ci sarà mai una ripresa che possa garantire a tutti di poter vivere senza ansie e senza preoccupazioni?
La pandemia ha sconvolto la vita di milioni di persone e ha distrutto quella di chi ha dovuto piangere i propri cari e tutto non sarà più come prima. Ma attenti guai se tutto dovesse rimanere come prima, perchè altrimenti dovremmo amaramente concludere che da questa tragica esperienza non abbiamo preso alcun insegnamento.
La pandemia ha messo a nudo tutti i limiti, le precarietà e la vulnerabilità di un sistema che si reggeva e si regge su logiche come quelle del profitto e dello sfrenato e continuo consumo di beni esauribili che stanno fagocitando il pianeta stesso.
Tutti giustamente invocano la ripresa, perchè milioni di persone stanno soffrendo e questo dovrà avvenire nei giusti tempi e con modalità adeguate perchè il pericolo del contagio, come ci dicono i dati e gli esperti, fino a quando con verrà scoperto il vaccino, è sempre in agguato.
Ma abbiamo pensato al "come " dovrà avvenire la ripresa? Abbiamo pensato a progettare un modo nuovo di organizzare e potenziare i nostri servizi sanitari? abbiamo pensato a come organizzare in funzione della sostenibilità il nostro futuro sviluppo economico? Abbiamo pensato a forme nuove di organizzazione del lavoro che diano piu spazio e tempo ai lavoratori per dedicarsi ai propri cari e ai propri interessi culturali e al proprio benessere? Abbiamo pensato a cambiare i nostri stili di vita per renderli più compatibili con il il vivere di oggi? Ed infine Abbiamo pensato a creare un mondo più giusto e con meno diseguaglianze che non veda più concentrata la ricchezza di 3,8 miliardi di persone, nelle mani di 26 individui così come pubblicato nel 2019 dal Rapporto Oxfam, l'organizzazione non governativa che si occupa di studiare povertà e diseguaglianze?
Anche in Italia le cose non stanno meglio infatti secondo lo stesso Rapporto del 2019 vede il 20% più ricco degli italiani detenere il 72% della ricchezza nazionale.
Oggi il Presidente Mattarella nel suo Messaggio per la ricorrenza del Primo Maggio ha scritto " A partire dal lavoro si deve ridisegnare il modo di essere di un Paese maturo e forte come l'Italia. La battuta d'arresto che abbiamo subìto spinge ad accelerare la strada verso un cambiamento che sappia valorizzare e non subire fenomeni come la globalizzazione e la digitalizzazione dell'economia"
"La nuova fase - scrive ancora il Presidente - non comporti condizioni di ulteriori precarietà ed esclusioni ma sia l'occasione, al contrario, per affrontare efficacemente ritardi antichi come quelli del lavoro per i giovani e le donne, particolarmente acuti nelle aree del Mezzogiorno. Come il lavoro in nero o irregolare, da fare emergere per esigenza di giustizia e contro l'insopportabile sfruttamento. "
Buon Primo Maggio a tutti
Qui di seguito il testo integrale del Messaggio del Presidente Mattarella che si può scaricare
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L´Avv. Giovanni Di Martino, coordinatore dello Studio insieme all´Avv. Pietro Gurrieri, nel 1986 ha conseguito la laurea in Giurisprudenza presso l´Università degli Studi di Catania. Da oltre 25 anni esercita la professione di avvocato con studio in Niscemi (CL) ed è iscritto all´Albo degli avvocati del Consiglio dell´Ordine di Gela oltre che in quello speciale dei Cassazionisti e in quello delle altre Giurisdizioni Superiori.
Ha ricoperto la carica di amministratore del Comune di Niscemi (CL) e quella di Vice Presidente Nazionale della Associazione "Avviso Pubblico Enti Locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie" (2007-2013),
Nel corso della sua carriera professionale ha assunto il patrocinio in favore di numerosi soggetti privati ed enti pubblici sia in sede giudiziaria ed extragiudiziaria, in diverse materie di diritto civile.