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Il DDL Zanettin sull’accesso alla professione forense.

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Trasmessa alla Commissione giustizia del senato la proposta di legge di iniziativa del senatore Pierantonio Zanettin, recante modifiche alla legge 31 dicembre 2012 n. 247, in materia di accesso alla professione forense.

Scopo dichiarato della proposta è quella di rimediare all'inefficienza dell'attuale sistema di accesso alla professione forense, ritenuto oramai anacronistico ed inadeguato rispetto alla crescente complessità e del livello economico-finanziario delle questioni da trattare nell'ambito della professione, introducendo una nuova modalità di accesso che sia più aderente alla realtà attuale ed alle dinamiche privatistiche di mercato, nonché rispondente a principi di meritocrazia, efficienza, trasparenza ed equità. 

Per il raggiungimento di tali obbiettivi, il disegno propone l'istituzione di due albi speciali, quello degli ausiliari e quello dei consulenti legali, e la riforma dell'esame di stato.

Per l'esame di stato, il progetto Zanettin prevede l'introduzione di una prova preselettiva, unica a livello nazionale, da svolgersi novanta giorni prima dell'inizio dell'esame di stato ed il cui superamento costituisce il presupposto indispensabile per la partecipazione ad esso.

Nulla di invariato per quanto concerne l'espletamento della prova scritta, mentre, per la prova orale, il disegno di legge, affianca, alle tre materia già indicate dalla legge 247 del 2012 come obbligatorie (ossia ordinamento e deontologia forense, diritto costituzionale e diritto dell'unione europea), quelle concernenti i principi di base sull'organizzazione e sulla gestione di uno studio o di un ufficio legale (procedure, regolamenti, disposizioni di legge e codici di condotta, norme in materia di riservatezza e dati personali, di antiriciclaggio e di previdenza). 

Per quanto riguarda i due nuovi albi, nel primo, quello speciale degli ausiliari, potranno iscriversi i laureati di giurisprudenza che vogliano svolgere un'attività (nb: non come professionisti) retribuita e qualificata, sotto la guida e la supervisione di un avvocato.

Nel secondo albo speciale, quello dei consulenti legali, istituito allo scopo di valorizzare la pratica, potranno iscriversi, previo superamento con esito positivo delle verifiche intermedie previste dall'art. 8 del regolamento di cui al decreto del Ministro della Giustizia 9 febbraio 2018, n. 17, coloro che intendano operare nell'ambito giudiziario come professionisti (diversamente per coloro che optano per l'iscrizione nell'albo degli ausiliari) retribuiti, ma che, valutando anche la situazione del mercato, non intendano avviare un proprio studio legale. 

 

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