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Cristina Comencini su Smith: "Una donna si difende da sola"

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Cristina Comencini. Un'artista di talento, sceneggiatrice, drammaturga e scrittrice. Soprattutto, una donna impegnata per i diritti civili e la parità di genere. Ha promosso molte iniziative per il rispetto e la dignità delle donne, contro l'omofobia, si è impegnata a favore della proposta di legge volta ad introdurre la componente omofobica come aggravante per i reati di aggressione. Ieri, in un'intervista a "La Repubblica" è tornata su quanto accaduto alla notte degli Oscar.

 "La storia è vecchia" - ha detto - "Gli uomini difendono le donne e si azzuffano tra loro per questo: la moglie che lui ama è stata dileggiata e lui si alza e va a prendere a schiaffi l'altro". Poi, ha continuato: " Noi però raccontiamo un'altra storia, ed è quella che una donna innanzitutto si difende da sola e comunque decide lei cosa fare. E come donna aveva diritto di reagire. Se si fosse alzata e avesse dato lei lo schiaffo a Rock, la reazione sarebbe stata diversa. La cosa più urtante è che lui l'ha fatto in sostituzione di un'altra persona, che era lì (e che non aveva neppure informata della sua iniziativa). Ci vuole tempo perché queste cose finiscano dentro di noi".

 Cristina ha riferito quanto pensano molte donne, anche se non tutte. Un pensiero, però, poco apprezzato dai lettori di genere maschile. Io penso che ciò che vi è stato di profondamente stonato, e sbagliato, nell'iniziativa di Smith è stata la violenza del gesto, ma che, se esiste intesa, in una coppia, è insignificante chi dei due intervenga per difendersi, perché sia che difenda la propria persona, sia che difenda il partner, in definitiva quella difesa difende entrambi in quanto presidia uno spazio, e un interesse, comune, quello del "noi" piuttosto che quello dell'"io". Che ne pensate?

 

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