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🚌 Vigilia dell'1 maggio, Roma. Ci sono anche loro, gli autisti dell'Atac.
Uno di loro ha fatto qualcosa di straordinario. Qualcuno potrebbe perfino definirlo un eroe. Un eroe anonimo, però. Di lui si conosce solo il nome, Pasquale. Probabilmente, un uomo del sud. Che ieri ha salvato una giovane donna. Rischiando la propria vita. Per questo, più che parlare di ricorrenze, a Pasquale desidero dedicare questo primo maggio.
È il 30 aprile, pieno giorno, la linea è la 778. Sabato mattina, Roma si prepara alla gita fuori porta e al Concertone. Dentro il bus c'è un uomo e una giovane donna, che potrebbe anche esser sua figlia. All'improvviso lui si alza, la punta, poi la blocca, infine comincia a palpeggiarla, lei a gridare aiuto.
C'è una porta, blindata, che separa la cabina di guida dal resto del bus. L'hanno inserita alcuni anni fa, per proteggere gli autisti dalle continue rapine. Pasquale è alla guida, non si gira dall'altra parte. Ferma il bus, chiude tutte le porte, chiama la polizia, e fa anche di più. Si pone davanti a quell'uomo, impedendogli di stuprare la donna.
Quell'uomo è stato arrestato, la vittima salvata e Gualtieri, il Sindaco di Roma, ha ringraziato Pasquale e i suoi Colleghi. Che, tra turni estenuanti, un lavoro usurante e una paga spesso inadeguata, non sono nuovi a questi gesti. Come quando, alcuni mesi fa, balzarono agli onori della cronaca per essersi tassati per comprare un notebook ad un ragazzino povero che l'aveva perso, e che piangeva disperato sul bus.
Ed è dunque a Pasquale e agli altri che dedico questo giorno di festa ❤
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