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Brent, in memoria di un Giornalista

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 Lui era Brent Renaud. Un Collega Giornalista. I russi, pochi minuti fa, lo hanno ammazzato come un cane.

Hanno puntato la sua auto, gli hanno sparato. Nessun errore, lo hanno fatto coscientemente. Significa che qualcuno ha dato loro l'ordine di sparare anche ai civili, anche ai giornalisti. Tanto che un altro Collega, che era con Lui, è vivo per miracolo.

Non mi interessa se Brent fosse americano, era un civile. E non mi interessa se fosse stato inviato in quell'inferno dal The New York Times con cui aveva lavorato, o dal giornale parrocchiale di Roccacannuccia, era un Giornalista. E non si spara, nemmeno in guerra, ai civili e ai Giornalisti. 

 Lo fanno solo i terroristi, e gli Stati canaglia. Come accaduto ad Ilaria Alpi, a Maria Grazia Cutuli, a tanti altri. Questo sono i generali russi, questo è Putin: un criminale che ha dato ordine di sparare ai Giornalisti, di massacrare bambini e civili, ricattando Il mondo con una minaccia nucleare che è una pistola scarica, perché usarla porterebbe lui per primo, e il suo popolo, all'annientamento totale. Uno che dovrebbe essere deposto, processato e giudicato secondo le leggi di guerra, come accadde ai gerarchi di Hitler.

 Riposa in pace, Brent, non abbiamo saputo difenderti ✍


 

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