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Andriy, la leggenda: "Fermiamo insieme questa guerra"

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Andriy Shevchenko una leggenda vivente. Dinamo Kyiv, poi AC Milan. Scudetti, Champions, Coppe e Supercoppe: con lui al centro dell'area piccola, i rossoneri sono una squadra di mostri. Un Pallone d'Oro, per Pelè Sheva è uno dei più grandi di sempre.

Putin lo psicopatico scatena una guerra, Andriy torna in campo: in Ucraina son rimaste la mamma, e la sorella.
Ha rimesso al braccio la fascia di capitano. Si gioca il derby, Sheva parla a San Siro: "Cari amici italiani vi chiedo di far sentire il vostro sostegno per la pace. Il popolo Ucraino vuole la pace, perché la pace non ha confini, perché ciò che ci unisce deve essere più forte di ciò che ci divide. Fermiamo insieme questa guerra. Un abbraccio a tutti! Grazie San Siro".

 Domenica, da leoni. Il Milan espugna il San Paolo, i rossoneri sono più che mai in corsa per lo scudetto. Andriy esulta, e parla ancora al "suo" popolo: "Quando sono arrivato, mi avete fatto sentire uno di voi. Ve lo chiedo per favore: aprite il cuore alla mia gente, aiutate donne, bambini, persone anziane. Hanno bisogno del vostro aiuto. Mi raccontano quello che sta succedendo lì. Le città sono bombardate, muoiono bambini, persone anziane che non riescono a scappare. Le immagini che arrivano da lì sono immagini che non riesco neanche a guardare".

 Andriy, lo sapevamo: prima che un mito del calcio, sei un grande uomo. Siamo Il tuo noi a dirti grazie, ancora una volta. Il tuo appello non rimarrà inascoltato.

 

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