Una sentenza quanto mai importante e chiarificatrice arriva dalla Suprema Corte di Cassazione, che ha appena affermato il principio secondo cui la demolizione di opere che abbiano alterato l´aspetto architettonico di un intero edificio condominiale, senza alcuna copertura normativa e regolamentare, non è soggetta a prescrizione.
Ciò comporta come logica conseguenza, hanno scritto i giudici nella sentenza 20288 del 2017, che gli interventi sanzionatori sulla parte dell´immobile in questione costruito in violazione delle norme sono sempre possibili, e che a nulla vale invocare il considerevole lasso di tempo trascorso a far data dalla detta costruzione.
È stato così definitivamente respinto il ricorso di un condomino, proprietario di un immobile condominiale sito all´ultimo piano, che aveva effettuato un´opera di sopraelevazione nei locali dell´ex stenditoio, al quale non è stata pertanto sufficiente la favorevole pronuncia resa dal Tribunale di primo grado che ne aveva accolto la domanda.