Di Redazione su Mercoledì, 07 Ottobre 2015
Categoria: Giurisprudenza Comunitaria

Corte di Giustizia: possibile mantenere un’interdizione a tempo indeterminato dal diritto di voto alle elezioni al Parlamento europeo

Con Sentenza n. 118/2015 del 6 ottobre 2015, la la Corte rileva anzitutto che l’interdizione dal diritto di voto inflitta al
sig. Delvigne costituisce una limitazione all’esercizio del diritto di voto dei cittadini
dell’Unione alle elezioni al Parlamento europeo, quale garantito dalla Carta dei diritti
fondamentali dell’Unione europea. La Corte ricorda che possono essere tuttavia previste limitazioni
all’esercizio dei diritti fondamentali, a condizione, segnatamente, che siano proporzionate.
Nella specie, la Corte considera che l’interdizione inflitta al sig. Delvigne è proporzionata, dal
momento che essa tiene conto della natura e della gravità del reato commesso nonché della
durata della pena. Infatti, l’interdizione in parola era applicabile, all’epoca, solo alle persone
condannate per un reato punibile con la reclusione di almeno cinque anni. Inoltre, il diritto francese
consente a una persona che si trova nella situazione del sig. Delvigne di chiedere e di ottenere la
riabilitazione. La Corte ne trae la conclusione che è possibile mantenere l’interdizione dal
diritto di voto alle elezioni al Parlamento europeo nei confronti delle persone condannate
per un delitto grave