Il Ministro dell´Istruzione, dell´Università e della Ricerca, Stefania Giannini, ha firmato il 28 giugno 2016 la direttiva per la valutazione dei dirigenti scolastici. "Dopo 15 anni di incertezze, attese e sperimentazioni, oggi siamo nelle condizioni di realizzare pienamente la valutazione dei dirigenti scolastici. Questo grazie ad un rinnovato quadro normativo, allo stanziamento di specifiche risorse economiche e alla presenza di risorse umane aggiuntive fra gli ispettori. Tutti effetti della legge 107, la Buona Scuola", ha commentato Giannini, presentando il documento a Viale Trastevere alla presenza dei direttori generali degli Uffici Scolastici Regionali.
"Ora - ha proseguito - abbiamo in mano uno strumento in più per ottenere un obiettivo importante: il miglioramento del sistema scolastico". Tre i criteri in base ai quali saranno valutati i dirigenti: "La capacità di indirizzo e di gestione della scuola peserà per il 60% sulla valutazione complessiva - ha spiegato il Ministro -. La capacità di valorizzare le risorse umane, il personale della scuola tutto (docente, amministrativo, tecnico e ausiliario) peserà per il 30%. Il restante 10% si baserà sull´apprezzamento dell´operato del dirigente da parte della comunità scolastica, di coloro che vivono e lavorano nella scuola". I criteri sono contenuti nelle Linee Guida che saranno abbinate alla direttiva.
Cosa accade ora, in concreto? Ad agosto i dirigenti, oltre 7.000 in tutto il Paese, firmeranno il loro incarico all´interno del quale, per la prima volta, saranno inseriti obiettivi di miglioramento di tre tipi: obiettivi generali individuati dal Ministero, obiettivi legati alle specificità del territorio individuati dagli USR e obiettivi specifici collegati alla scuola che deriveranno dal RAV (il Rapporto di autovalutazione) dell´istituto che il dirigente dovrà guidare. Il RAV è il documento che, dallo scorso anno, le scuole hanno cominciato a compilare per darsi un ´voto´ sulle cose fatte e fissare le priorità di sviluppo per gli anni successivi.
Un apposito nucleo di esperti compilerà la valutazione dei dirigenti. Quattro i ´gradi´ di valutazione previsti dalla direttiva: mancato raggiungimento degli obiettivi, buon raggiungimento degli obiettivi, avanzato raggiungimento degli obiettivi, pieno raggiungimento degli obiettivi. L´esito della valutazione sarà utilizzato per la retribuzione di risultato dei dirigenti. Niente più fondi a pioggia, come accade oggi. In caso di mancato raggiungimento degli obiettivi il dirigente potrà essere assegnato, in prima battuta, ad altra scuola. Se la valutazione negativa si ripeterà, sarà messo a disposizione dell´Ufficio Scolastico per svolgere altre mansioni. La valutazione si svolgerà con cadenza annuale a partire dal mese di settembre.
Fonte: MIUR
Direttiva allegata
"Ora - ha proseguito - abbiamo in mano uno strumento in più per ottenere un obiettivo importante: il miglioramento del sistema scolastico". Tre i criteri in base ai quali saranno valutati i dirigenti: "La capacità di indirizzo e di gestione della scuola peserà per il 60% sulla valutazione complessiva - ha spiegato il Ministro -. La capacità di valorizzare le risorse umane, il personale della scuola tutto (docente, amministrativo, tecnico e ausiliario) peserà per il 30%. Il restante 10% si baserà sull´apprezzamento dell´operato del dirigente da parte della comunità scolastica, di coloro che vivono e lavorano nella scuola". I criteri sono contenuti nelle Linee Guida che saranno abbinate alla direttiva.
Cosa accade ora, in concreto? Ad agosto i dirigenti, oltre 7.000 in tutto il Paese, firmeranno il loro incarico all´interno del quale, per la prima volta, saranno inseriti obiettivi di miglioramento di tre tipi: obiettivi generali individuati dal Ministero, obiettivi legati alle specificità del territorio individuati dagli USR e obiettivi specifici collegati alla scuola che deriveranno dal RAV (il Rapporto di autovalutazione) dell´istituto che il dirigente dovrà guidare. Il RAV è il documento che, dallo scorso anno, le scuole hanno cominciato a compilare per darsi un ´voto´ sulle cose fatte e fissare le priorità di sviluppo per gli anni successivi.
Un apposito nucleo di esperti compilerà la valutazione dei dirigenti. Quattro i ´gradi´ di valutazione previsti dalla direttiva: mancato raggiungimento degli obiettivi, buon raggiungimento degli obiettivi, avanzato raggiungimento degli obiettivi, pieno raggiungimento degli obiettivi. L´esito della valutazione sarà utilizzato per la retribuzione di risultato dei dirigenti. Niente più fondi a pioggia, come accade oggi. In caso di mancato raggiungimento degli obiettivi il dirigente potrà essere assegnato, in prima battuta, ad altra scuola. Se la valutazione negativa si ripeterà, sarà messo a disposizione dell´Ufficio Scolastico per svolgere altre mansioni. La valutazione si svolgerà con cadenza annuale a partire dal mese di settembre.
Fonte: MIUR
Direttiva allegata
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