Di Redazione su Martedì, 14 Febbraio 2017
Categoria: Avvocatura, Ordini e Professioni

Ultimora: Avvocati potranno accedere a rottamazione cartelle, dietrofront di Cassa Forense (rimasta isolata), qui la nota di Luciano

Un comunicato di 15 righe appena, per smentire una posizione che sembrava acquisita ed acconsentire alla "definizione agevolata" delle pendenze degli iscritti.
Un comunicato dettato però, più che un convincimento giuridico, dalla situazione di isolamento nella quale la Cassa è venuta a trovarsi nei confronti di Equitalia e del Ministero, a causa della insostenibilità della tesi di chiusura alla "rottamazione" da essa sostenuta.

Cassa Forense, con una nota firmata dal suo presidente Luciano, pubblicata ieri sera, 13 febbraio, nel proprio sito, dal titolo "Definizione agevolata: indicazioni agli iscritti" ha quindi comunicato (si riporta integralmente il testo):
"Il Consiglio di Amministrazione di Cassa Forense nella seduta dell´8 febbraio 2017, ha esaminato le problematiche relative al D.L. 193/2016, convertito con Legge 225 del 1° dicembre 2016.
Fermo restando che Cassa Forense è critica nei confronti del contenuto del provvedimento e della metodologia utilizzata per la sua emanazione, che lede l´autonomia gestionale e organizzativa degli Enti Previdenziali privati e presenta profili di iniquità tra gli iscritti, il Consiglio di Amministrazione, verificata la mancata esclusione dell´Ente dal novero dei soggetti destinatari della previsione dell´art. 6 del suddetto decreto (definizione agevolata), ha preso atto dell´applicabilità di tale normativa anche alle somme iscritte dalla Cassa Forense nei ruoli relativi al periodo 2000/2016. Tali somme, pertanto, potranno essere versate, dai soggetti interessati, con le modalità e nei termini previsti dal citato art. 6, previa domanda di adesione alla procedura di definizione agevolata, da formulare entro il 31/03/2017, direttamente ad Equitalia.
Roma, 13 febbraio 2017
Il Presidente
Avv. Nunzio Luciano".

Dunque, anche gli avvocati (ed a questo punto, caduto il maggior ostacolo, anche tutti gli altri liberi professionisti) potranno accedere alla rottamazione delle cartelle, a patto di presentare le proprie domande entro il 31 marzo e pagare poi, nei termini previsti dalla Circolare, la sorte capitale e le ulteriori poste necessarie alla definizione della posizione.

Smentita quindi la tesi, propugnata dalla Cassa, secondo cui la rottamazione delle cartelle, introdotta dal Decreto Legge n. 193 del 22/10/2016, non avrebbebpotuto riguardare Cassa Forense e neppure tutte le altre Casse dei Professionisti in quanto nell´art. 6 del D.L. n. 193/2016, che disciplina la definizione agevolata delle cartelle esattoriali, vengono specificate le fattispecie cui si applica l´istituto, e i richiamati art. 30 del D.p.r. n. 602/73 e 27 del D.Lgs. n. 46/99, si sarebbero riferiti esclusivamente ad imposte (art. 11 del D.p.r. n. 602/73) e contributi di competenza di "enti pubblici previdenziali" (art. 27 del D.lgs. n. 46/99) e non, quindi, a contributi degli Enti privati. Tesi, questa, sostenuta dal direttore generale della Cassa Forense Michele Proietti con un intervento nella newsletter n.1/2017 della Cassa che abbiamo riportato integralmente nel nostro sito alcune settimane fa.

Tesi, era stato da noi rilevato, patentemente infondate, in quanto l´art. 6 del D.L. consentiva all´interprete di propendere per una interpretazione estensiva della norma che includesse tutti gli Enti impositori, e d´altra parte nessuna deroga espressa era rinvenibile nella disposizione primaria.