Di Redazione su Mercoledì, 03 Luglio 2019
Categoria: Istituzioni

"Tuteli istituzioni, faccia un passo indietro". Anm chiede dimissioni al Pg Fuzio

Con un comunicato diffuso ieri, l'associazione Nazionale magistrati ha chiesto al procuratore generale presso La Suprema Corte di cassazione, Riccardo Fuzio, di lasciare il proprio delicatissimo incarico per senso di responsabilità nei confronti delle istituzioni, dopo che il suo nome è emerso nell'ambito delle intercettazioni scaturite dall'inchiesta perugina. Poco prima, era stato Riccardo Fuzio, nella qualità, ad annunciare che nei confronti di Bruno Palamara sarebbe stato aperto un procedimento disciplinare che avrebbe potuto portare a pesanti sanzioni. Subito dopo è spuntato il nome del procuratore generale in una inchiesta che ha una portata paragonabile a quella di un terremoto catastrofico.

Ma ecco la nota dell'ANM:

"Le dettagliate notizie di stampa pubblicate ieri, riguardanti il Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione, fanno emergere un nuovo, sconcertante episodio nel quadro già molto grave emerso dagli atti dell'indagine della Procura della Repubblica di Perugia". Lo sottolinea la Giunta Esecutiva Centrale dell'Associazione Nazionale Magistrati. Per l'ANM si tratta di condotte "ancora più gravi in quanto riferite al titolare di un Ufficio che ha, tra le proprie prerogative, anche l'esercizio del potere disciplinare, ed è membro di diritto del Consiglio Superiore della Magistratura".

La magistratura, le istituzioni repubblicane e i cittadini "si attendono oggi un gesto di responsabilità, capace di separare la vicenda personale, ed il corso delle indagini, dalle istituzioni, onde preservarle da ulteriori effetti devastanti rispetto a quelli che già si sono prodotti".
L'Associazione Nazionale Magistrati auspica che, in tempi rapidi, "sia fatta integrale chiarezza su tutte le vicende emerse dall'indagine di Perugia, e chiede con forza al Dr. Fuzio un gesto di responsabilità, auspicando che intervenga tempestivamente, a prescindere dal corso delle indagini e dalle iniziative ad esse conseguenti". E propone al Comitato Direttivo Centrale "il deferimento del dr Fuzio al collegio dei probiviri dell'Anm".