Di Redazione su Giovedì, 04 Luglio 2019
Categoria: Giurisprudenza di Merito

Tribunale minori condanna 4 quindicenni, torturarono coetaneo. Legge 110, seconda applicazione dopo Manduria

​Avevano sequestrato, rinchiuso in un garage e poi reiteratamente torturato un loro coetaneo, sottoponendolo a maltrattamenti di qualsiasi tipo. Per questo, quattro quindicenni di Varese sono stati ritenuti colpevoli dal tribunale dei minori di Milano del reato di tortura, e conseguentemente condannati appena e variabili tra i 4 anni e i 4 anni e 6 mesi più una multa. Si tratta della prima condanna per tortura in Italia comminata a dei minori.

Una legge recente, quella che ha introdotto la tortura come reato. L'applicazione, fin'ora, tranne un paio di casi, aveva riguardato adulti. Quella appena emessa e, quindi, una delle primissime applicazioni nella quale  sono imputate persone minorenni. Ma il procuratore del Tribunale per i minorenni di Milano, Ciro Cascone, ha voluto puntualizzare che "la cronaca giudiziaria ha registrato finora due sue applicazioni" su soggetti non ancora maggiorenni. La prima "è l'ordinanza del 23 novembre 2018 del Gip del Tribunale per i minorenni di Milano" che ha sancito l'arresto di 4 adolescenti e per la quale oggi il Gup ha emesso sentenza di condanna". L'altra è quella, notissima, che ha portato agli arresti della banda di torturatori di Manduria, che ha causato, come si ricorderà, la morte di un uomo di 66 anni.

Con la Legge 14 luglio 2017, n. 110, quella di cui è stata fatta o direttamente applicazione, il legislatore ha introdotto nell'ordinamento giuridico italiano gli artt. 613-bis e 613-terc.p., aventi ad oggetto rispettivamente latortura e l'istigazione del pubblico ufficiale a commettere tortura. 

L'introduzione nel codice penale dell'art. 613-bis ha consentito all'Italia  di attuare la Convenzione contro la tortura ed altre pene o trattamenti crudeli, disumani o degradanti (CAT), adottata nel 1984 dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite con la Ris. n. 39/46 e resa esecutiva in Italia con la Legge 3 novembre 1988, n. 498. Un provvedimento importante, quindi, come di assoluto rilievo appaiono le condanne anche nel caso di minori. L'opinione molto diffusa, soprattutto tra educatori ed assistenti sociali, è che i maltrattamenti di particolare violenza di minori nei confronti di altri coetanei siano parecchio sottostimati, e che ad emergere e a finire nelle aule giudiziarie siano solo una minima parte.

L'avvocato Augusto Basilico, Chi ha difeso il quindicenne sequestrato e torturato, ha espresso "soddisfazione per la condanna equa e avvenuta in tempi brevi, una particolare attenzione al caso, come era giusto". Lui "sta meglio, ma rivivere la vicenda con il processo, seppur a distanza, lo ha turbato. OAra si vedrà quando torneranno liberi, speriamo che per allora avranno maturato il pentimento e non ci siano più contatti con il mio assistito".