Di Redazione su Domenica, 23 Settembre 2018
Categoria: Avvocatura, Ordini e Professioni

"Sono un Abogado, e non taccio rispetto a tanto odio...". Lettera in redazione: "Dal TG1 notizie false"

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Riceviamo e pubblichiamo:

Preg.mo Avv. Rando Gurrieri di Martino, ho deciso di prendere contatti con la Vostra pagina perché, a mio avviso, rappresenta uno spazio libero nel web e garantisce un contradditorio sereno ed equilibrato. In questi giorni ho notato che le notizie riportate sulle abilitazioni all'estero hanno avuto un'enorme eco mediatica ma non sulla Sua pagina. Ho visto che avete dato la notizia ma il tenore dei commenti dei suoi followers era più pacato rispetto a quelli che ho visto in altre pagine. 

Da giorni, in silenzio, leggo notizie inerenti i "500 abogados italianos" e per nulla sorpreso riscontro e percepisco un clima di odio che mai si sopisce nei confronti di chi decide di intraprendere un percorso formativo all'estero.
Non vorrei scadere nel più bieco benaltrismo evidenziando anche i più recenti fatti di cronaca inerenti l'abilitazione in Italia come, ad esempio, il bailamme avvenuto presso il coa di Nola per una questione legata alla nomine dei commissari per l'esame di abilitazione professionale (come mai tutta questa voglia di andare a fare i commissari?), dei 6 noti avvocati che avrebbero truccato il loro esame di stato durante una prova d'esame svoltasi il 15 dicembre 2010 a Napoli, le undici condanne per gli esami truccati a Bari, le indagini svolte a Salerno nel 2015 sempre per le medesime ragioni, i 110 indagati a Potenza o i 102 indagati a Lecce…tutti avvocati o aspiranti tali che non hanno scelto la "vile via Spagnola". Ecco, in questi casi, l'eco mediatica dura il tempo di un caffè, in fondo tutti tacciono, si autoassolvono e vanno avanti, il cnf tace, gli ordini nicchiano, alzano le spalle e si ritorna alla routine di tutti i giorni senza proferire troppe parole. Col petto in fuori sono andati in tv tutti: consiglieri di minoranza del coa di Roma che tra il "dico e non dico" hanno gettato discredito sulla categoria che, ricordo a tutti, agisce nella legalità (piaccia o no), illustri esponenti del cnf che auspicano cancellazioni in massa ma a cui il voto degli abogados non fa proprio ribrezzo in sede di elezioni forensi.
Qual è la categoria che può prendere pesci in faccia da chiunque? Quella degli abogados, definiti spesso come ladri, ignoranti, furbetti quasi a voler rimarcare una differenza morale sostanziale rispetto ai loro "pulitissimi" colleghi abilitati in Italia (che mai si sono spostati verso sud per ottenere un'abilitazione agevolata) e così avviene la catarsi collettiva intrisa di odio e tanta bile rivolta verso gli abogados. Questo odio è sempre circoscritto nel web, nella mia esperienza personale ho incontrato colleghi italiani sempre disponibili, mai altezzosi ed estremante rispettosi del collega abogado. Devo desumere, quindi, che il web sia una sorta di sfogatoio, "visto che non posso irridere l'abogado in udienza o per iscritto in qualche atto lo faccio nel web, così non mi becco qualche esposto!".
Ciò detto, per amore di verità e perché da abogado sono abituato a consultare fonti certe ho deciso di approfondire la questione oggetto degli odierni scandali.
Rilevo che il tg 1 in data 20 settembre ha dato una notizia falsa pubblicando una email della Università di Madrid Rey Juan Carlos riportando che la predetta università stava provvedendo a revocare tutti i titoli, nulla di più falso! Ho fatto uno screenshot alla email passata durante il servizio per circa 2 secondi e ho riscontrato un messaggio di tutt'altro tenore: l'università, in realtà, ha deciso di fare ricorso proprio a tutela degli studenti che stavano convalidando il titolo di studio. Bastava consultare, molto banalmente, Google translate.
Oltre a questa mediocre attività "investigativa" è bastato leggere i giornali iberici e la nota del 20 settembre pubblicata direttamente nella Home page dell'Ilustre Colegio de Abogados de Madrid dove viene confermato quanto sopra riportato ed inoltre, proprio perché non si emettono condanne in sede di indagine (che già due anni fa vennero archiviate), ha espresso piena solidarietà ai propri iscritti nell'attesa dell'esito del processo che, ad oggi, è meramente amministrativo (per quanto riguarda le posizioni degli italiani).
È giusto rammentare a tutti i detrattori che la vicenda spagnola è ritornata in auge poiché due esponenti dell'attuale governo socialista avrebbero ottenuto dei titoli (non quello di abogado) in modo oltremodo semplificato. Da lì tutto il polverone che, in realtà, non riguarda gli italiani.
Lo scandalo dei famosi "500" assume dei tratti oltremodo paradossali, parlano di pellegrinaggi, di pullman davanti all'università. Vi invito a ragionare: non è che gli italiani sono partiti da Canicattì col pullman per arrivare a Madrid, semplicemente si sono radunati tutti a Madrid e si sono presentati all'esame chi insieme alle agenzie e chi autonomamente. In quella sessione d'esame erano presenti molti italiani ed i candidati spagnoli chiesero lumi in merito a quell'enorme afflusso, vi furono delle indagini e venne tutto archiviato, l'Università spagnola utilizzava una norma transitoria che permetteva (o forse permette tuttora di abilitarsi più rapidamente), chi siamo noi per giudicare questa condotta visto che proroghiamo la riforma per l'esame di abilitazione a colpi di milleproroghe di due anni in due anni?

Gradirei non venisse citato il mio cognome, sono disposto a dare privatamente tutti i miei dati a sostegno della veridicità della mia identità e del mio percorso formativo che non è avvento alla Rey Juan Carlos, non sono un agente, non lucro sulle abilitazioni.