Di Redazione su Martedì, 02 Agosto 2016
Categoria: Legalità

Sono lesbiche, e la band anti ´ndrine non può esibirsi in Calabria

L´esibizione depennata dagli eventi in programma il 20 agosto per la Festa di San Pio, a Rossano Calabro.
"Mi chiedo come sia possibile offendere e denigrare e soprattutto impedire a una band di donne di esibirsi solo perchè non si presentano come quattro sgallettate e prive di pensiero autonomo" si legge nel post sui social del gruppo rock. "Avremmo preferito balzare agli onori delle cronache nazionali per altri motivi, magari legati alla nostra dimensione artistica. Desideriamo solo chiudere la polemica e tornare a fare musica: l´unica cosa che sappiamo (e vogliamo) davvero fare!".

Il primo cittadino di Rossano, Stefano Mascaro, interviene per smorzare la polemica: "Noi non siamo omofobi. Siamo anzi liberali e democratici, tant´é che il gruppo musicale "Le Rivoltelle" era stato inserito nella nostra programmazione estiva e si è già esibito a luglio scorso nel corso della Gara dei fuochi pirotecnici". "All´interno dell´Amministrazione comunale - ha aggiunto il sindaco - non c´è stato alcun problema. La questione, in realtà, è sorta tra il comitato promotore della festa organizzata in una contrada della città di Rossano ed il gruppo musicale. Una diatriba sorta tra le due parti che non ha nulla a che fare con il sindaco e l´Amministrazione".

"Io posso chiedere scusa come primo cittadino, ma è un problema che non ho creato io - ha concluso Mascaro -. Che c´entra il sindaco con una festa non organizzata dall´Amministrazione e che tra l´altro ha voluto nel mese scorso l´esibizione di quello stesso gruppo?"

Nega qualsiasi tipo di discriminazione anche il parroco della della chiesa di contrada Piragineti di Rossano, davanti alla quale si sarebbe dovuto svolgere il concerto. "Se qualcuno del Comitato organizzatore della festa ha espresso una sua personale opinione - ha spiegato don Clemente Caruso - questa non è da riferire assolutamente al pensiero generale della comunità, che invece è in linea con il pensiero della Chiesa, cioè accogliente nei confronti di tutti e lontana da qualsiasi giudizio. E´ stata montata, a mio parere, una polemica ed è stata strumentalizzata la notizia, così come hanno affermato le stesse Rivoltelle sulla loro pagina ufficiale Facebook".
"Tengo inoltre a precisare - ha detto ancora don Clemente - che non è stato annullato nessun concerto perché di fatto non è stato mai sottoscritto alcun contratto".


Fonte: TgCom24