Mentre serrate indagini sono in corso da parte della polizia, a Bari, per identificare l´uomo che ieri ha aggredito a scopo di rapina una Collega barese di 31 anni alla quale avrebbe invano chiesto, minacciandola, atti sessuali, noi desideriamo esprimere alla collega, e alla sua famiglia la nostra solidarietà.
Ancora una volta, dopo il recente episodio di Milano, in cui un´altra collega, Paola, è stata presa di mira è quasi ammazzata da un cliente del suo studio, un´altra Collega, soprattutto un´altra donna, è stata oggetto di una violenza cieca, incontrollabile, incomprensibile.
Una violenza, questa come la scorsa volta, posta in essere da un italiano, che doveva conoscere molto bene l´identità e i movimenti della collega, dato che era lì vilmente appostato, nell´androne della sua abitazione. Una violenza che non è arrivata al suo culmine solo per un caso, e per la prontezza di spirito della collega, che con il suo comportamento è riuscita a mettere in fuga l´aggressore.
Alla collega, e ai suoi familiari, la solidarietà totale della nostra redazione, una solidarietà che esprimiamo a poche ore da quello che sembra essere l´epilogo di un´altra vicenda inaudita, con il fermo e la sottoposizione ad indagini di militari dell´Arma accusati di aver usato violenza a due turiste americane.
Siamo con tutte le donne che continuano ad essere vittima di questa violenza cieca. Chiediamo anche noi uno sforzo degli inquirenti, perché questo vigliacco aggressore sia presto assicurato alla giustizia e abbia una punizione proporzionale al proprio comportamento.
È l´ora di un maggiore impegno, perché siamo arrivati da tempo al limite. Oltre cento donne in Italia ogni anno vengono uccise da uomini, quasi sempre quelli che sostengono di amarle. E´ una vera e propria strage. E ai femminicidi si aggiungono poi violenze che sfuggono ai dati ma che, se non fermate in tempo, rischiano di fare tante altre vittime.
Sono migliaia le donne aggredite, picchiate, perseguitate, sfregiate. Quasi 7 milioni, secondo i dati Istat, quelle che nel corso della propria vita hanno subito una forma di abuso. Mentre, ricordiamo ancora, sono 3 milioni e 466 mila in Italia, secondo l´Istat, le donne che nell´arco della propria vita hanno subito atti persecutori da parte di qualcuno, il 16% delle donne tra i 16 e i 70 anni. Di queste, 2 milioni e 151 mila sono le vittime di comportamenti persecutori dell´ex partner. Ma il 78% delle donne che ha subito stalking, quasi 8 su 10, non si è rivolta ad alcuna istituzione e non ha cercato aiuto.