Gravissimo episodio a Siracusa. Ieri notte notte, l'auto dell'avvocato Gabriella Mazzone, legale dell'associazione Astrea, è stata completamente distrutta da un incendio, che, dai primi accertamenti, sembrerebbe di origini dolose. "In attesa di conoscere l'esito delle indagini- si legge in una nota dell'associazione- ci poniamo a fianco di una professionista che si spende quotidianamente ed instancabilmente per la tutela dei più deboli, dei disabili, delle donne maltrattate, dei bambini, degli ultimi". Come riporta Siracusa News, il presidente Rossana La Monica e i soci tutti chiedono, con forza, tutela alle istituzioni, sollecitando le forze di polizia ad effettuare indagini accurate ed invitando le persone per bene ad unirsi a loro.
Lo scorso anno prese fuoco l'auto di Daniela La Runa, avvocato impegnata in battaglie per la difesa delle donne.
Scrive proprio lei, Daniela La Runa, avvocata, Presidente del Centro antiviolenza Ipazia: Ho appena appreso che la macchina della collega avvocata Gabriella Mazzone stanotte è stata incendiata. A poco più di un anno da quando la mia vettura prese "casualmente" a fuoco ( era il 7 febbraio 2018) oggi viene colpita un'altra professionista le cui battaglie (in primis l'ideazione del comitato no ddl Pillon) hanno le medesime finalità di quelle mie e del centro che presiedo. E ancora oggi, più di un anno fa, sono convinta che è per questo che si deve andare avanti sempre più forti e determinate perchè certe scelte di vita si pagano, ma il "gioco" vale il prezzo. Gabriella io sono con te!!!
Solidarietà anche degli avvocati siracusani, ed oltre a loro delle istituzioni, a partire dal Comune aretuseo, con una nota del sindaco Italia: "Una piena solidarietà per il vile atto intimidatorio ed un forte incoraggiamento ad andare avanti. L'auspicio- aggiunge - è che le autorità facciano piena luce al più presto su questo ennesimo episodio che, di per se gravissimo, sarebbe ancor più inquietante se collegato all'attività che Gabriella Mazzone svolge nel campo del sociale a difesa dei diritti delle fasce più deboli".