Di Redazione su Domenica, 11 Giugno 2017
Categoria: Avvocatura, Ordini e Professioni

"Giudice, non ci lasci!" "Non lo farò". Lettera inedita di Giovanni Falcone "Questo paese ha bisogno di coraggio"

"La mia volontà è ferma".
Ed ancora: "C´è tanto bisogno di magistrati seri e coraggiosi".
 
Sono solo alcuni passaggi delle due lettere autografe scritte di suo pugno da Giovanni Falcone, firmate ed inviate tra il 1988 e il 1990 ad un praticante avvocato palermitano, appena laureatosi, che aveva scritto al magistrato. Eccole, insieme al plico che le conteneva;
 

 

 
Ed è stato proprio il destinatario delle missive di Falcone, l´avvocato Giuseppe Gerbino, nel suo profilo facebook, a pubblicare le immagini di due corrispondenze con Falcone. E in un messaggio privato ha spiegato perché:
 
"Gli scrissi (e non era la prima volta). Svolgevo la pratica forense e avevo abbandonato l´idea di fare il magistrato proprio dopo l´affare Meli (ero troppo deluso, se Falcone - che era Falcone - soccombeva davanti alla prepotenza, io cosa avrei potuto fare?).
 
Poi gli scrissi ancora alla viglia del suo trasferimento alla Direzone Affari penali e gli dicevo che non doveva lasciare Palermo e la Procura, che quello era il suo posto. Mi rispose come è scritto".
 
Ma il magistrato era determinato e per nulla scosso dagli attacchi: "La mia volontà è ferma ", scrisse al giovane Falcone. Pubblichiamo le immagini di quelle missive.
 
Insomma, si arriva fino al 1990, due anni prima di Capaci, e come giustamente sottolineato da un altro legale, Salvo Battaglia, che ha commentato le lettere su Linkedin, "uno dei più noti ed avversati magistrati di Italia - in mezzo a bufere, corvi, falliti attentati, colleghi uccisi e colleghi serpenti - trovò il tempo di prendere carta a penna e rispondere al un giovane praticante avvocato" parlandogli non solo della sua fermezza ma anche dell´alto valore della pratica legale perchè "C´è tanto bisogno di Avvocati preparati e corretti".