Di Giovanni Di Martino su Domenica, 13 Agosto 2017
Categoria: Giurisprudenza di Merito

Servizio in paritarie, mancata valutazione è "discriminatoria": anche Tribunale Siena riconosce punteggio, giurisprudenza ormai univoca

La giurisprudenza in materia, sebbene recente, può considerarsi ormai univoca nel riconoscere il punteggio accumulato nel corso del servizio prestato presso le scuole paritarie ai docenti interessati.
L´ultimo provvedimento, del quale ha dato notizia proprio ieri il periodico La tecnica della scuola, è stato depositato dal Tribunale di Siena.
Si tratta di un pronunciamento che si fonda sui medesimi principi che hanno distinto le precedenti pronunce sullo stesso tema. .
Alla ricorrente, una docente che aveva, per l´appunto, prestato servizio per alcuni anni in una scuola paritaria, ed alla quale, nonostante avesse dichiarato tale servizio partecipando alle operazioni di mobilità per l´anno scolastico 2016/2017 nella scuola pubblica, non era stato riconosciuto alcun punteggio a fronte del servizio documentato, dichiarato e comunque prestato, non è rimasta a quel punto altra scelta che proporre il ricorso al giudice di merito, nella specie al Tribunale di Siena.
Un ricorso che è stato accolto in pieno dal giudice del lavoro con la seguente motivazione:
"In conclusione, non possono residuare dubbi circa l´illegittimità, con riguardo alle molteplici disposizioni normative sopra richiamate in materia di parità scolastica, della contestata disposizione del CCNI per la mobilità del personale docente a.s. 2016/2017 che esclude qualsiasi attribuzione di punteggio, in sede di mobilità, per il servizio d´insegnamento svolto negli istituti paritari".
"Peraltro, diversamente opinando, si perverrebbe ad un´interpretazione della vigente normativa senz´altro contraria ai principi di uguaglianza e d´imparzialità della Pubblica Amministrazione (artt. 3 e 97 Cost.), non essendovi ragione per discriminare sia in sede di mobilità, sia ai fini della ricostruzione della carriera, tra servizi aventi, per legge, la medesima dignità e le medesime caratteristiche."
Il provvedimento del giudice, sebbene temporaneo, trattandosi nella specie di un´ordinanza, ha comunque consentito alla ricorrente di potersi vedere riconosciuto il punteggio che era stato in un primo tempo negato dagli uffici dell´amministrazione scolastica, ed in forza dello stesso potersi ricongiungere, in Campania, al proprio nucleo familiare.
Giovanni Di Martino