Un giorno storico: l´Assemblea di Palazzo Madama ha approvato il ddl n. 1894, recante istituzione della Giornata nazionale della memoria e dell´impegno in ricordo delle vittime delle mafie. Il testo passa alla Camera.
Il ddl istituisce la giornata della memoria delle vittime della mafie il 21 marzo, data di inizio della primavera e perciò simbolo di rinascita e speranza. L´iniziativa è occasione per restituire centralità al tema della lotta alle mafie e per promuovere la cultura della giustizia e della legalità.
Nella seduta pomeridiana del 17 marzo, si era conclusa la discussione generale. Dopo la replica del relatore, sen. Campanella (SI-SEL), e del Vice Ministro dell´interno Bubbico, sono stati approvati gli emendamenti 1.104 del sen. Calderoli (LN), che sopprime nel titolo l´aggettivo "innocenti" riferito alle vittime, e 1.100 (testo 2) della sen. Moronese (M5S) e altri, che promuove iniziative degli istituti scolastici per sottolineare il valore sociale della lotta alla mafia e conservare una memoria storica condivisa in difesa delle istituzioni democratiche. Hanno svolto dichiarazione di voto finale a favore del ddl i sen. Stefano (Misto), Consiglio (LN), Falanga (AL-A), De Cristofaro (SI-SEL), Marinello (AP), Vilma Moronese (M5S), Caliendo (FI-PdL), Nerina Dirindin (PD). Il sen. Di Maggio (CoR) ha annunciato l´astensione.
Ecco le dichiarazioni di don Luigi Ciotti, presidente di Libera:
"Il riconoscimento istituzionale del 21 marzo come "Giornata della memoria e dell´impegno in ricordo delle vittime delle mafie" è un importante segno di attenzione sia verso chi è stato ucciso dalla violenza mafiosa per averla contrastata o per esserne stato incolpevolmente vittima, sia verso i familiari.
Lo dobbiamo a loro che ci hanno permesso di capire la portata della violenza mafiosa che colpisce i corpi e le anime. Loro che ci hanno invitato a denunciare il rischio di una memoria selettiva che ricorda solo le vittime di "primo piano"( ed è importante farlo) dimenticando tutti gli altri. Loro ci hanno chiesto di costruire un ponte con le nuove generazioni. Loro ci hanno insegnato che la memoria è una cosa viva e che ci sfida tutti all´impegno, ci commuove e ci fa muovere. No all´ inganno della memoria di circostanza, mai una esibizione d´identità ma una memoria sempre al servizio per il bene di tutti e per un bisogno di verità .
Con i familiari delle vittime innocenti delle mafie, Libera ha voluto arrivare fortemente a questo obiettivo perchè nel suo ventennale cammino ha sempre avuto a fianco i familiari delle vittime innocenti delle mafie. Li ha coinvolti e ha imparato da loro e insieme ha costruito progetti e iniziative per fare della memoria un motore di impegno e un veicolo di speranza.
Il 21 marzo, che quest´anno ha il suo centro a Messina collegata simultaneamente con 1000 luoghi d´Italia, non è mai stata una data fine a se stessa, ma sempre la tappa di un impegno che dura 365 giorni all´anno nelle scuole, nelle università, nelle associazioni, nelle parrocchie e dovunque i cittadini vivono quella responsabilità per il bene comune che è il primo antidoto al male delle mafie e della corruzione".
Il ddl istituisce la giornata della memoria delle vittime della mafie il 21 marzo, data di inizio della primavera e perciò simbolo di rinascita e speranza. L´iniziativa è occasione per restituire centralità al tema della lotta alle mafie e per promuovere la cultura della giustizia e della legalità.
Nella seduta pomeridiana del 17 marzo, si era conclusa la discussione generale. Dopo la replica del relatore, sen. Campanella (SI-SEL), e del Vice Ministro dell´interno Bubbico, sono stati approvati gli emendamenti 1.104 del sen. Calderoli (LN), che sopprime nel titolo l´aggettivo "innocenti" riferito alle vittime, e 1.100 (testo 2) della sen. Moronese (M5S) e altri, che promuove iniziative degli istituti scolastici per sottolineare il valore sociale della lotta alla mafia e conservare una memoria storica condivisa in difesa delle istituzioni democratiche. Hanno svolto dichiarazione di voto finale a favore del ddl i sen. Stefano (Misto), Consiglio (LN), Falanga (AL-A), De Cristofaro (SI-SEL), Marinello (AP), Vilma Moronese (M5S), Caliendo (FI-PdL), Nerina Dirindin (PD). Il sen. Di Maggio (CoR) ha annunciato l´astensione.
Ecco le dichiarazioni di don Luigi Ciotti, presidente di Libera:
"Il riconoscimento istituzionale del 21 marzo come "Giornata della memoria e dell´impegno in ricordo delle vittime delle mafie" è un importante segno di attenzione sia verso chi è stato ucciso dalla violenza mafiosa per averla contrastata o per esserne stato incolpevolmente vittima, sia verso i familiari.
Lo dobbiamo a loro che ci hanno permesso di capire la portata della violenza mafiosa che colpisce i corpi e le anime. Loro che ci hanno invitato a denunciare il rischio di una memoria selettiva che ricorda solo le vittime di "primo piano"( ed è importante farlo) dimenticando tutti gli altri. Loro ci hanno chiesto di costruire un ponte con le nuove generazioni. Loro ci hanno insegnato che la memoria è una cosa viva e che ci sfida tutti all´impegno, ci commuove e ci fa muovere. No all´ inganno della memoria di circostanza, mai una esibizione d´identità ma una memoria sempre al servizio per il bene di tutti e per un bisogno di verità .
Con i familiari delle vittime innocenti delle mafie, Libera ha voluto arrivare fortemente a questo obiettivo perchè nel suo ventennale cammino ha sempre avuto a fianco i familiari delle vittime innocenti delle mafie. Li ha coinvolti e ha imparato da loro e insieme ha costruito progetti e iniziative per fare della memoria un motore di impegno e un veicolo di speranza.
Il 21 marzo, che quest´anno ha il suo centro a Messina collegata simultaneamente con 1000 luoghi d´Italia, non è mai stata una data fine a se stessa, ma sempre la tappa di un impegno che dura 365 giorni all´anno nelle scuole, nelle università, nelle associazioni, nelle parrocchie e dovunque i cittadini vivono quella responsabilità per il bene comune che è il primo antidoto al male delle mafie e della corruzione".