Di Redazione su Sabato, 26 Agosto 2017
Categoria: Avvocatura, Ordini e Professioni

Se un Gip scarcera, lo linciano. Caso "Ghini", Ordine accanto al giudice garantista

Continua la polemica in ordine alle scarcerazioni disposte dal gip di Reggio Emilia Giovanni Ghini. Adesso è l´Ordine degli avvocati del centro reggiano a schierarsi, senza se e senza ma, a difesa del Giudice garantista. Documento cui da ampio risalto il quotidiano il dubbio, di cui riportiamo il commento.

L´Ordine degli avvocati di Reggio Emilia ha preso ieri posizione sul "caso Giovanni Ghini", il gip del Tribunale della città del Tricolore che nei giorni scorsi aveva disposto la scarcerazione del pakistano reo confesso di aver violentato un 13enne disabile. Il provvedimento, si ricorderà, aveva suscitato aspre polemiche a livello nazionale. «Il dott. Giovanni Ghini è un giudice serio ed equilibrato, rigoroso e preparato, certamente un galantuomo», si legge nel comunicato diramato dal Coa di Reggio Emilia, secondo cui «ogni provvedimento giurisdizionale può essere criticato, senza trascendere nell´insulto e nella minaccia, ed è sottoposto sempre ad una possibile revisione». In caso contrario, per gli avvocati reggiani, ci sarebbe il rischio di «assecondare un pericoloso clima di confusione e ostilità che non può non condurre ad una sfiducia nella giustizia con reazioni pericolose nei confronti di magistrati ed avvocati che esercitano le loro funzioni nel rispetto e per la tutela della legalità».

Anche la Camera penale di Reggio Emilia era intervenuta in precedenza per esprimere solidarietà a Ghini, stigmatizzando i toni utilizzati, soprattutto sui social, per criticarne la decisione di sottoporre il pakistano al solo obbligo di firma presso i Carabinieri, con il divieto di avvicinarsi a meno di 200 metri dalla sua vittima.

La decisione di Ghini era stata oggetto di critiche da parte di tutte le forze politiche. Per il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi ( Pd), e anche per 30 sindaci dem della zona, si è trattato di un provvedimento «incomprensibile ed inaccettabile». «Scelta di una gravità inaudita» per l´onorevole reggiana del M5S Maria Elena Spadoni.

Il coordinatore regionale forzista dell´Emilia Romagna Massimo Palmizio ha annunciato per la riapertura della Camera la presentazione di una interrogazione al ministro della Giustizia Andrea Orlando. «Voglio ricordare – ha detto l´onorevole Palmizio – che io non sono una persona favorevole al carcere sempre e comunque. Il mio garantismo è noto. Il problema è che in questo caso ci troviamo di fronte ad un reato particolarmente odioso, un atto di pedofilia commesso su un minore disabile da parte di un cittadino extracomunitario al quale era stato pure concesso il diritto di asilo in Italia per motivi umanitari. I giudici, credo, dovrebbero tenere in considerazione queste situazioni senza lasciarsi andare ad interpretazioni della legge».

Il pm Maria Rita Pantani ha già impugnato il provvedimento del gip. Il competente Tribunale del riesame di Bologna non ha al momento fissato l´udienza. È stata invece fissata per il prossimo 30 agosto la riunione del Comitato di presidenza del Consiglio superiore della magistratura per decidere sulla richiesta di apertura pratica per il trasferimento per incompatibilità ambientale del giudice Ghini.

La richiesta era stata presentata dal consigliere del Csm l´avvocato Pierantonio Zanettin, secondo il quale il clamore mediatico che si è sollevato intorno a questa vicenda potrebbe condizionare la serenità di giudizio del magistrato emiliano.

* pubblicato da Il Dubbbio, 25/8/17