Di Redazione su Martedì, 22 Ottobre 2019
Categoria: Maestri e Testimoni: nomi e storie da ricordare

16 ottobre 1978, Karol Wojtyla sul soglio di Pietro: «Se mi sbaglio, mi corrigerete»

 «Se mi sbaglio, mi corrigerete». Fu l'inizio di uno straordinario pontificato, quello di Karol Wojtyla  che assunse il nome di Giovanni Paolo II. Il primo papa polacco della storia della chiesa, ma anche un grande uomo e un leader in grado di trascinare masse, di riscuotere l'amore, la passione di  milioni e milioni di giovani nel mondo occidentale, come anche agli estremi confini della terra e nei luoghi più disparati. Sono trascorse da poco le cinque del pomeriggio del 16 ottobre del 1978, «l'anno dei tre papi», e con 99 voti su 111 i «signori cardinali» eleggono il primo Papa slavo della storia della Chiesa, il primo Pontefice non italiano da oltre quattro secoli, dai tempi di Adriano VI. Per la fumata bianca sono stati necessari otto scrutini e un conclave in cui le preferenze si sono divise tra l'arcivescovo di Genova Giuseppe Siri e quello di Firenze Giovanni Benelli, tra i «conservatori» e i «progressisti». Ma si tratta di schemi ormai inservibili, di analisi semplicistiche e di colpo superate.

Un uomo appena 58enne, atletico, con la passione per il teatro e per gli sci. Ma anche un padre spirituale paziente, caparbio. Quando gli anni della giovinezza lasciarono il posto alla vecchiaia e alla malattia, Karol Wojtyla si consumo come una candela non rinunciando mai anche con i soli gesti a salutare i suoi giovani, il suo popolo, il popolo della diocesi di Roma, quella di elezione del Papa. Quando se ne andò il popolo che lo meglio per giorni e giorni quando mancavano pochi giorni alla Pasqua volle che fosse subito fatto santo. Lo slogan Karol Wojtyla santo subito attraverso tutta la chiesa, divenne un coro, fu il grido di decine di milioni di persone, perfino non credenti. Si trattò della canonizzazione probabilmente più rapida della storia della chiesa. Un atto dovuto per un grande, il grande Karol, che in tantissimi ricordano.