Di Redazione su Domenica, 01 Maggio 2016
Categoria: Legalità

Rosarno: al via lavori su beni confiscati,saranno caserma Cc

Una nuova sede per il Comando dei carabinieri di Rosarno, simbolo e presidio di legalità, prenderà vita grazie ai lavori di ristrutturazione di due immobili confiscati alla ´ndrangheta. I lavori dureranno 18 mesi e interesseranno due ville confiscate alla cosca Bellocco, una delle più potenti della ´ndrangheta. Una è destinata ad ospitare gli uffici e l´alloggio del comandante e l´altra gli alloggi per i militari in servizio alla Tenenza. Il costo complessivo finanziato direttamente dallo Stato è di circa 850 mila euro.
Alla cerimonia per l´avvio dei lavori e la formale consegna degli immobili alla ditta Zenit Consorzio Stabile hanno partecipato il direttore generale dell´Agenzia del Demanio Roberto Reggi, il comandante interregionale Calabria-Sicilia dei Carabinieri Sergio Ghiselli e quello provinciale Lorenzo Falferi, il procuratore aggiunto di Reggio Calabria Gaetano Paci, il segretario generale del Comune di Rosarno Mariella Alati e Matilde Pirrera dell´Agenzia nazionale per l´amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata.
Il complesso immobiliare abusivo è stato destinato dall´ Agenzia del Demanio all´Arma dei Carabinieri che fino ad ora pagava un canone di affitto. Il Comune di Rosarno, con l´approvazione del progetto definitivo di recupero dei due edifici, ha attivato la Variante di Piano consentendo così di regolarizzare anche la posizione urbanistica degli immobili. Con l´avvio dei lavori di genera, da una parte un risparmio per le casse dello Stato con la chiusura della locazione passiva e, dall´altra, un rilevante impatto sociale con il ripristino della legalità e il presidio del territorio in un luogo simbolo per la lotta alla criminalità organizzata.
"Questa operazione - ha detto Reggi - rappresenta un importante esempio di proficua collaborazione tra le Amministrazioni pubbliche che, quando si uniscono e lavorano insieme con lo stesso obiettivo, riescono a dare una risposta forte e chiara ai cittadini. Lo Stato si riappropria di luoghi sottratti alla criminalità organizzata e li utilizza per potenziare il controllo sul territorio, riuscendo al contempo a razionalizzare l´utilizzo degli spazi in uso alle amministrazioni e ad abbattere i costi delle locazioni, con un notevole risparmio per le casse dello Stato".
"La manifestazione di oggi - ha detto il generale Ghiselli - ha una valenza simbolica per quello che si porta dietro. Il sequestro prima, la confisca poi e la destinazione finale successivamente di questa struttura. E quando qui sarà ufficialmente aperto un presidio funzionale dell´Arma si garantirà il rispetto della legge e la vicinanza alla popolazione di Rosarno che in questo modo tornano ad usufruire di un bene strappato alle famiglie di ´ndrangheta". Paci si è detto lieto "di partecipare a questo evento perché oggi si realizza uno dei momenti più importanti alla lotta alla criminalità rosarnese che è tra le più potenti e pericolose. La consegna di questi beni dice che lo Stato è più forte della ´ndrangheta"

Fonte: Ansa