Di Redazione su Lunedì, 03 Dicembre 2018
Categoria: Legge e Diritto

Riforma del processo civile, Bonafede: "Al via consultazione pubblica, raccoglieremo le opinioni dei cittadini, tutti"

I temi della giustizia, compresa la riforma del processo civile, interessano tutti, e non solo gli addetti ai lavori. Per questo il Ministro della Giustizia, per procedere all'elaborazione dello schema definitivo, più volte annunciato, di riforma della giustizia, procederà ad Indire a breve una consultazione pubblica, per sentire proprio che ne pensano i cittadini riguardo le priorità da inserire nella riforma.

È quanto annunciato dal ministro guardasigilli Alfonso Bonafede sulla propria bacheca facebook. Il ministro non precisa se l'indagine sarà affidata dal governo ad un istituto demoscopico, se sarà chiesto a degli esperti di sentire le opinioni dei cittadini, o se queste opinioni saranno raccolte a casaccio o con interviste On the road.

Rimane il fatto che del tutto sorprendentemente, o forse no, nel post di Bonafede non si fa alcun espresso e diretto riferimento ad un ascolto di quelle categorie che dalla costituzione repubblicana in poi hanno direttamente a che fare con il sistema giustizia, dalla magistratura all'avvocatura e agli organi di garanzia.

Eco quanto dichiarato dal ministro:

Si è chiusa una settimana intensa: in consiglio dei ministri abbiamo approvato la legge sul "Codice rosso" su cui mi auguro ci sia la convergenza di tutte le forze politiche, senza distinzioni. Una settimana in cui abbiamo continuato ad ascoltare gli addetti ai lavori per l'imminente riforma del processo civile. 

Si tratta di una riforma fondamentale! Abbiamo bisogno di un processo flessibile con tempi certi e brevi. I cittadini devono tornare a rivolgersi alla giustizia con fiducia; gli imprenditori e gli investitori esteri hanno bisogno di sapere che, in caso di contenzioso, non rimarranno incastrati per anni nelle lungaggini del processo.
Il rilancio dell'economia passa anche dalla riforma del processo civile.
Nella manovra sono attualmente previsti 500 miliomi di euro per assunzioni ma non basta: le nuove assunzioni devono muoversi in una cornice processuale "elastica" a seconda della complessità della causa.

Sono stati tantissimi i contributi che ci sono giunti da chi è consapevole che da parte del Ministero non ci sono chiusure, nessuna pretesa di avere trovato la strada migliore.

Per questo, abbiamo deciso di integrare la bozza di riforma del processo civile con alcuni suggerimenti: insieme ai componenti della squadra del ministero, abbiamo deciso di "riaprire" il testo delle legge per apportare queste prime modifiche, prima di pubblicarla online per una consultazione pubblica a cui mi piacerebbe partecipassero quante più persone possibili. Non solo gli addetti ai lavori, ma tutti i cittadini!

Quindi, appuntamento per la seconda settimana di dicembre per raccontarvi come abbiamo intenzione di rivoluzionare un ambito che per troppo tempo è stato il tallone di Achille del Paese: sarà l'ennesima occasione per delineare ancora meglio, anche all'estero, la nuova immagine del nostro Paese.

Avanti tutta!