Di Redazione su Sabato, 19 Novembre 2016
Categoria: Giurisprudenza Cassazione Penale

Ricorso pm contro condanna imputato, Cassazione spiega quando è possibile

La Terza sezione della Corte di Cassazione, con Sentenza n. 48581 depositata il 17/11/2016 ha affermato che è ammissibile il ricorso per cassazione del Pubblico Ministero, per ottenere l´esatta applicazione della legge, anche se a favore dell´imputato avverso una sentenza di condanna, purché l´impugnazione sia sorretta da un interesse "concreto" ed "attuale", volto cioè ad ottenere una decisione non solo teoricamente corretta ma anche praticamente favorevole.
Nella fattispecie, il Procuratore Generale aveva proposto ricorso in Cassazione avverso la sentenza con la quale l´imputato era stato riconosciuto colpevole di omicidio colposo.
La Corte, rispetto al giudizio di ammissibilità della suddetta impugnazione, è pervenuta alla conclusione di cui in incipit valorizzando la figura del P.M. quale "organo che agisce nell´intento di garantire l´osservanza della legge", ed è perciò abilitato a lamentare l´errata applicazione delle norme giuridiche, anche quando a tale censura possa conseguire un beneficio per l´imputato, a condizione, tuttavia, che il giudizio della Corte non si risolva, semplicemente, nella mera aspirazione alla correzione della sentenza, ma sussista un interesse diretto ed attuale. Interesse che sussiste certamente, ha concluso la Corte, quando dalla prospettata violazione delle norme giuridiche sia derivata una lesione degli interessi che il P.M. ha il diritto-dovere di tutelare, anche quando il beneficiario sia l´imputato.
Sentenza allegata

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