Di Redazione su Domenica, 12 Novembre 2017
Categoria: Campagne Legali pubbliche

Ricorsi alla Corte di Strasburgo: una opportunità quando Stato e giudici non garantiscono i diritti alla vita privata e familiare

La sfera privata e familiare di ogni persona è tutelata da ogni illegittima intrusione ai sensi della Convenzione europea dei diritti dell´uomo, art. 8.

Questo sulla carta ma nella pratica l´ambito personale e familiare sono spesso oggetto di illegittima intrusione da parte di altre persone con cui si viene in contatto e, quando ci si rivolge ad un giudice, spesso non si riesce a ottenere giustizia.
Insomma, non sono rare le occasioni in cui lo Stato italiano non riesce a garantire diritti fondamentali come quelli di cui stiamo parlando per mancanza di leggi adeguate e compatibili con l´ordinamento internazionale ed europeo, o anche per errori giudiziari.
 
Tra le ipotesi più ricorrenti, quelle che riguardano:
-la violazione del diritto di affidamento e di avere una relazione stabile e significativa nel rapporto con la prole;
-la violazione del diritto a costituire una famiglia per le coppie omosessuali;
-la violazione del diritto del minore a vivere entro un nucleo familiare stabile e significativo;
-la violazione del diritto alla bigenitorialità del minore;
-la sottrazione internazionale del figlio minore;
-la violazione del diritto a essere genitore per le persone single.
 
Si tratta di casi residuali, di scarso numero? Niente affatto, sono centinaia di migliaia le persone e le famiglie coinvolte e alle quali una ingiustizia evidente sconvolge spesso la vita! Basti pensare agli interminabili procedimenti per la responsabilità genitoriale, alla negazione del diritto di bigenitorialità quando al genitore non collocatario non è consentito di intrattenere relazioni stabili e significative con la prole, alla stasi dei procedimenti di adozione che impongono al minore di rimanere in affidamento per un termine eccessivamente lungo; e si potrebbe continuare!
 
Tutte queste negazioni del diritto alla vita privata e familliare possono però trovare adeguata tutela nella procedura presso la Corte europea dei diritti dell´uomo che, in diverse pronunce, ha condannato l´Italia per non aver rispettato il diritto individuale alle relazioni familiari.
Questi procedimenti che possono consentire un´adeguata tutela dell´individuo possono essere attuati solo dopo aver esaurito tutte le vie di ricorso interne.
 
LO STUDIO RANDO GURRIERI DI MARTINO & PARTNERS ha quindi deciso di lanciare una CAMPAGNA LEGALE NAZIONALE per tutelare IL RISPETTO DEL DIRITTO ALLA VITA PRIVATA E FAMILIARE e per assistere il Cliente nella procedura contro lo Stato italiano presso la Corte europea dei diritti dell´uomo.
 
CHI PUO´ PARTECIPARE ALLA CAMPAGNA
Alla campagna legale possono partecipare i cittadini italiani o gli stranieri con regolare permesso di soggiorno che hanno subito una violazione dei diritti in ambito familiare e minorile e che abbiano già, infruttuosamente, adito i giudici nazionali ottenendo sentenze di rigetto.
 
CASI TIPICI IN VIA ESEMPLIFICATIVA
-diniego di affidamento a un single;
-diniego della procedura di adozione;
-sottrazione internazionale del figlio minore e mancato rientro;
-procedimenti di separazione e divorzi che non prevedono affidamento condiviso con collocamento alternato (richiesto e rigettato);
-procedimenti di cessazione della responsabilità genitoriale per fatti o atti inesistenti e che abbiano avuto un decorso eccessivamente lungo, negando di fatto il rapporto familiare per un tempo significativo;
-tempi eccessivamente lunghi dei procedimenti in materia minorile che abbiano pregiudicato il rapporto familiare.
 
Per info, basta una email a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Si allega scheda tecnica di presentazione con l´indicazione degli elementi rilevanti della Campagna (Destinatari - Giurisdizione - Benefici ritraibili) e moduli per aderire alla stessa.
 
Documenti allegati