Di Alessandra Garozzo su Martedì, 30 Gennaio 2018
Categoria: Giurisprudenza Cassazione Civile

Casa coniugale, assegnazione revocabile se i figli sono autosufficienti

La raggiunta stabilità economica dei figli influisce negativamente sulla sentenza di divorzio che ha definito gli obblighi economici in capo all´ex marito.

Infatti, l´assegnazione all´ex coniuge della casa coniugale, al fine di abitarvi con i figli minori, o, comunque, non economicamente autosufficienti, rappresenta una misura assunta dal Giudice prevalentemente a tutela della prole.

In questa prospettiva, e partendo da questo, radicato, assunto, i supremi Giudici della Cassazione, sezione VI civile, chiamati a dirimere una controversia insorta in tal senso tra due ex coniugi, hanno precisato in ordine al caso al caso sottoposto alla loro attenzione, con ordinanza n. 1546 del 2018, come la raggiunta indipendenza economica della figlia comporti, dietro espressa richiesta del padre, la revoca dell´assegnazione della casa coniugale di proprietà di quest´ultimo.
L´assegnazione della casa coniugale, che avviene solo nel caso di figli conviventi minori o maggiorenni ancora non economicamente autosufficienti, sempre conviventi, perde la propria ragione d´essere, rappresentata dall´evitare di strappare i figli (già verosimilmente traumatizzati dalla separazione dei genitori) dall´habitat familiare precostituito, nella misura in cui cessa l´esigenza di salvaguardia dei figli diventati totalmente indipendenti.

Decisivo nel caso di specie il fatto che la figlia, trentenne, avesse concluso gli studi universitari e fosse comunque riuscita ad avere un curriculum di tutto pregio tale da assicurarle possibilità lavorative e, dunque, una certa indipendenza economica.
Così, in nessun modo hanno potuto trovare accoglimento le doglianze della madre "sfrattata", basate sul carattere occasionale dei lavori svolti dalla figlia, doglianze volte a mostrare la non autosufficienza della stessa al fine di non vedersi revocata l´assegnazione della casa coniugale.

Gli "ermellini" hanno rigettato dunque il ricorso.
Si allega ordinanza.
Alessandra Garozzo
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