Una storia incredibile narrata nelle ultime ore dal Corriere dell´Umbria. Protagonisti un noto avvocato, un altrettanto noto antiquario e un alto prelato del Valdarno. Il primo subisce un furto di quadri di rilevantissimo valore che, con il contributo attivo del secondo, vengono ritrovati a casa del prete.
Sicuramente l´accaduto avrà strascichi giudiziari, atteso che sono stati già emessi i primi provvedimenti cautelari, compreso quello di sequestro. ma ecco l´articolo, che riportiamo nel suo testo integrale.
Le indagini sono iniziate in provincia di Arezzo dopo la denuncia dell´avvocato umbro al quale erano stati trafugati tre quadri del XVII secolo, mentre un quarto era stato oggetto di appropriazione indebita. A seguito degli accertamenti della Stazione di Levane, orientati inizialmente verso un noto antiquario di Montevarchi al quale l´avvocato umbro si era rivolto per la vendita del quarto quadro, è emerso come lo stesso antiquario, oltre a trattenere indebitamente il quadro, aveva preso parte direttamente anche al furto presso lo studio del legale.
I militari della Stazione sono risaliti ai complici dell´antiquario e hanno identificato quale destinatario finale dei quadri di valore un prelato del Valdarno aretino, verso il quale sono stati ricettati tutti e quattro i quadri, del valore complessivo di circa 90.000 (novantamila) euro, pagati dall´uomo di Chiesa solo poche migliaia di euro. Presso l´abitazione del prelato, sottoposta a perquisizione alla quale partecipava anche personale specializzato del Nucleo Tutela Patrimonio Artistico dell´Arma, veniva prima rintracciato uno solo dei dipinti (quello dell´appropriazione indebita) e solo successivamente venivano poi consegnati anche i tre quadri trafugati, dei quali era stata negato inizialmente il possesso.
I militari levanesi, su disposizione dell´autorità giudiziaria perugina che concordava con le risultanze investigative della Stazione valdarnese, hanno eseguito tre misure cautelari, sottoponendo agli arresti domiciliari l´antiquario, attualmente domiciliato in Umbria, mentre per i due correi (indagati in stato di libertà anche per numerosi furti in esercizi commerciali) è stato disposto ed eseguito l´obbligo di dimora nel comune di Montevarchi unitamente all´obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria ; il prelato veniva infine deferito in stato di libertà alla Procura aretina per il reato di "ricettazione".
I quattro quadri del ´600, raffiguranti un ragazzo in abiti d´epoca e dei "parrucconi" (ndr: uomini di legge), uno di dimensioni 2.20 x 1.50 metri, gli altri di dimensioni leggermente più ridotte (m. 1.20 x 0.80 e 1.30 x 1.00), saranno presto restituiti all´avente diritto che ha espresso particolare soddisfazione per l´operato dei militari valdarnesi.