"Il comandante della Sea Watch non ha commesso alcun reato e non è stata neppure presa in considerazione al momento l'ipotesi di un eventuale sequestro della nave". In un incontro con la stampa, il procuratore della repubblica di Siracusa, Fabio Scavone, è stato chiarissimo nell'escludere, sulla base degli atti trasmessi, a propria disposizione, reati da parte del comandante della nave con 47 migranti a bordo che, ancora oggi, è ormeggiata nel tratto di mare antistante Siracusa, con divieto di avvicinamento per chiunque disposto dal ministero per gli Interni. Il riferimento alla documentazione a disposizione della procura potrebbe essere riferito a quella trasmessa dal predetto ministero, il cui titolare, il ministro Matteo Salvini, appena due giorni fa, aveva fatto intendere che sarebbe stata probabilmente raggiunta la prova circa alcuni reati commessi dal comandante della Sea Watch. Nulla di tutto questo, però, almeno al momento da parte del titolare della procura che hai invece aperto un "modello 45": un fascicolo senza ipotesi di reato né indagati in cui vengono acquisiti atti di indagini.
Quanto alle ragioni che hanno indotto il comandante della predetta imbarcazione a fare rotta verso l'Italia, a tale proposito, che sembra adesso essere stato confermato dal Procuratore della Repubblica, sarebbe attribuibile non ad una scelta deliberata ma alle avverse condizioni meteo che avrebbero impedito qualsiasi scelta in senso contrario.
La stessa Ong ha infatti ricostruito la vicenda: lo scorso 23 gennaio, dopo aver previsto l'arrivo di una forte perturbazione da Nord-Ovest, ha avvisato il Joint Rescue Coordination Centre olandese (centro di coordinamento congiunti di soccorso aereo e marittimo) e la Capitaneria di Porto di Lampedusa. Una volta appresa l'impossibilità di attraccare sull'isola siciliana il Jrcc olandese ha ritenuto l'attracco in Tunisia l'unica strada percorribile. A quel punto il Governo olandese ha cercato di mettersi in contatto con quello tunisino. Sea Watch ha sottolineato poi di non aver mai ricevuto dall'Olanda alcuna risposta in merito alla richiesta di un porto rifugio (Por) in Tunisia. Per questo il comandante in questo caso ha deciso di fare rotta verso Nord, verso l'Italia.