Di Redazione su Domenica, 14 Aprile 2019
Categoria: Legge e Diritto

Pm: "Killer maresciallo era pregiudicato in libertà". Salvini: "Ora non esca più di galera"

Giuseppe Papantuono, l'assassino del maresciallo Vincenzo Di Gennaro, era un pregiudicato, che aveva già accoltellato un uomo ed era stato per questo condannato ad un anno. "Nei giorni scorsi aveva subito due controlli: nel primo fu trovato in possesso di alcune dosi di cocaina; alcuni giorni dopo fu fermato per possesso di un coltello. Fu condotto in caserma per il sequestro e rilasciato. In maniera generica aveva detto: 'Ve la farò pagare'". Parole del procuratore di Foggia Ludovico Vaccaro, ripirtate da La Repubblica. Il magistrato ha ricostruito la dinamica dell'omicidio: Giuseppe Papantuono "era in strada e ha chiamato i carabinieri. Non appena il militare ha abbassato il finestrino, l'uomo ha sparato. Si è fermato solo quando il caricatore era vuoto. Voleva impossessarsi anche delle pistole dei militari. Poi si è aggrappato allo sportello dell'auto dei militari ed è rimasto aggrappato fino a quando l'auto non ha svoltato a sinistra. A quel punto è caduto". Prosegue: "Siamo tutti affranti da questo episodio terribile. Un gesto terribile - ha detto Vaccaro - che ferisce l'Arma, tutte le forze dell'ordine e il Paese intero".

Nessuna premeditazione, almeno per ora. A Giuseppe Papantuono - continua il procuratore - "non abbiamo contestato la premeditazione: la scelta è stata quella di attendere le sue dichiarazioni prima di procedere a questa accusa", ha precisato il procuratore. "L'indagato durante l'interrogatorio ha preferito avvalersi della facoltà di non rispondere", ha aggiunto. Giuseppe Papantuono "è stato arrestato in flagranza nel febbraio del 2017 per porto e detenzione di coltello" in quanto accoltellò un 44enne. "E' stato processato e condannato alla pena di un anno di carcere per lesioni. Attualmente la sentenza di condanna è in fase di appello": ha spiegato il pm di Foggia Ileana Ramundo. Affermazione che solleva molti interrogativi.

  "Una preghiera per Vincenzo, un pensiero alla sua famiglia e ai suoi colleghi, il mio impegno perché questo assassino non esca più di galera e perché le Forze dell'Ordine lavorino sempre più sicure, protette e rispettate?", ha dichiarato il vicepremier e ministro dell'Interno, Matteo Salvini, appena appresa la morte del militare.