Di Redazione su Venerdì, 13 Gennaio 2017
Categoria: Giurisprudenza di Merito

Pagano 596 euro: nessun reato per il crollo a scuola !

Una scuola elementare in provincia di Lucca, 200 bambini, 20 metri di muro crollati la notte di alcuni anni fa. Una strage evitata per un soffio. Ora, la sentenza: i 3 imputati escono dal processo pagando una multa di poco piu di 500 euro. È giusto ? Ecco quanto accaduto.
 
Una multa di 596 euro a testa. L´hanno pagata e così hanno di fatto estinto il reato. Questo è quanto sancito ieri dal giudice Billet al processo che vedeva tre indagati per il famoso crollo di un muro di tamponamento del sottotetto, lungo 20 metri, alla scuola primaria di San Giuseppe di Montecarlo. Il muretto precipitò la notte tra il 4 e il 5 ottobre 2013 da oltre tre metri di altezza: pezzi di cemento e mattoni finirono attraverso un lucernaio nei corridoi al primo piano della scuola che ospita solitamente oltre 200 bambini. Il giudice ha ritenuto di derubricare il capo d´imputazione da crollo colposo a rovina di edificio, probabilmente perché in concreto non vi sarebbe stato pericolo per nessuno dato che era avvenuto di notte. Niente reato dunque per Ciro Russo, titolare dell´impresa edile «Ru.Vi.» di Napoli, per il capo cantiere Giuseppe Bonanno e per il direttore dei lavori, l´architetto Giuseppe Monticelli. Hanno versato la multa e sono usciti così dal processo penale.
«L´oblazione estingue il reato, ma non il fatto né le responsabilità, tanto è vero che il Comune ricorrerà in sede civile per il risarcimento dei danni patiti - commenta il sindaco Vittorio Fantozzi -. È stata modificata l´imputazione originaria definita ´crollo di costruzioni ed altri disastri dolosi´ in ´rovina di edifici o di altre costruzioni con pericolo alle persone´, articolo 676 secondo comma del codice penale e non il 434. In pratica c´è stato il passaggio al reato contravvenzionale perché il crollo non ha interessato lo spazio circostante all´edificio scolastico. Vorrei inoltre precisare, dopo errate notizie diffuse – conclude Fantozzi – che la diversa imputazione non deriva dal fatto che l´evento si è manifestato in ore notturne ma se l´accadimento verificatosi sia più o meno grave. Si riduce tutto all´illecito amministrativo? Rispettiamo le decisioni dei giudici. Noi però andremo avanti a livello civilistico».
La Nazione, 12.1.2016