Di Redazione su Venerdì, 17 Maggio 2019
Categoria: Scuola e Istruzione

Orrore a Gioia Tauro, gattino ucciso in aula da bidello a colpi di bastone, bimbi sotto choc, intervento del Garante

Un incredibile e gratuito episodio di inaudita violenza contro un animale domestico, un gattino brutalmente ucciso a bastonate da un bidello di fronte ai bambini - inebetiti - della scuola primaria "Eugenio Montale" di Gioia Tauro, solo per il fatto di essere entrato in aula. Un gesto feroce, che potrebbe costare molto caro al bruto, dopo che la delegata dell'associazione degli Animalisti Italiani, Maria Antonia Catania, ha raccontato l'accaduto al Garante per l'infanzia e l'adolescenza della Regione Calabria, Antonio Marziale:

"Quanto accaduto nella scuola è da annoverarsi tra le denunce più raccapriccianti che io abbia raccolto nel corso del mio mandato istituzionale", ha scritto Marziale, che ha deciso "di portare il caso all'attenzione del ministro dell'Istruzione Bussetti".

"Maria Antonia Catania - scrive il Garante - mi ha testualmente scritto: un gattino si è introdotto in un'aula e il dirigente scolastico chiama il bidello per fare uscire il gatto. Il bidello invece di cacciare il gatto ha preso un bastone ed ha iniziato a bastonare l'animale, sino a farlo morire dopo un'ora di agonia. Il tutto sotto gli occhi attoniti dei bimbi. Non riesco ancora a credercì. Anch'io, non riuscendo a credere a tanta efferatezza, ho prontamente telefonato al dirigente scolastico Francesco Bagalà, che era al corrente degli accadimenti e mi ha parlato di un incontro tra genitori e il bidello e che lo stesso oggi dovrebbe andare in classe a chiedere scusa ai bambini. Ma ciò a me non basta".

"Si tratta - prosegue il Garante - di un gesto gratuito, un gesto assassino, documentato anche fotograficamente dai piccolini, che non può essere giustificato alla stregua del furto di un vasetto di marmellata. Uccidere a bastonate un gatto sol perché disorientato e impaurito soffiava contro chi lo minacciava con un bastone è un atto di autodifesa che anche un umano farebbe e non certo soffiando. Chiedo alle autorità scolastiche preposte di intraprendere immediatamente le misure previste nei confronti di questo signore, ed all'autorità inquirente e giudiziaria di valutare non solo la crudeltà contro il povero animale, ma le ripercussioni emotive che i piccolini si porteranno dietro".