Di Redazione su Mercoledì, 24 Agosto 2016
Categoria: Istituzioni

Ora è ufficiale, scuole apriranno il 15/9. Ecco come potrebbero essere coperte le ventimila cattedre non assegnate

Ora è ufficiale, le scuole apriranno il 15 settembre, come potrebbero essere coperte le cattedre non assegnate
Ad assicurarlo, secondo Ansa, il sottosegretario all´Istruzione, Gabriele Toccafondi, a margine delle polemiche sollevate da un´inchiesta secondo la quale, nonostante il cosiddetto ´concorsone´, resteranno comunque scoperte 23mila cattedre. "Per questo governo - ha dichiarato Toccafondi - la scuola è importante e dopo decenni di tagli ha investito 3 miliardi di euro e assunto a tempo indeterminato quasi 170mila docenti".
L´allarme sull´inizio a rischio per l´anno scolastico - riporta l´agenzia - arriva da un´indagine di ´Tuttoscuola´ sugli esiti del concorso per i docenti. Se l´obiettivo era quello di coprire 63mila posti, sono invece poco più di 40mila gli insegnanti vincitori, a causa della severità della selezione. Il sindacato si difende e critica chi punta il dito contro la scarsa preparazione degli insegnanti. Maddalena Gissi, segretaria generale Cisl Scuola, piuttosto mette l´accento sul fatto che "questa procedura concorsuale" è "piena di limiti e difetti".
Le rassicurazioni del sottosegretario, però, non entrano nel merito delle risultanze emerse dallo Studio di Tuttoscuola, significativamente intitolato "Radiografia del concorsone docenti: 20 mila posti rischiano di restare scoperti".
Dai dati, raccolti regione per regione, con i risultati già maturati e la proiezione degli esiti finali, e dalla scarsità di candidati in alcune classi di concorso ed ecatombe di candidati alle prove (meno del 45% è stato finora ammesso agli orali; in Lombardia solo il 31%, e agli orali ci sarà un´ulteriore selezione), i redattori dello studio si sono detti certi circa la impossibilità di coprire i posti previsti.
Riportiamo testualmente l´incipit dello studio:
"Su 175 mila candidati, tutti con abilitazione all´insegnamento, solo 40 mila o poco più, secondo Tuttoscuola, saranno ritenuti meritevoli di salire in cattedra. Una situazione senza precedenti nella scuola, e probabilmente in tutta la pubblica amministrazione. Il paradosso è che per molte classi di concorso ci sarà un eccesso di candidati vincitori (soprattutto in Campania e Lazio), che però non potranno andare a insegnare nelle regioni dove i posti sono vacanti (soprattutto al Nord). A meno che il Governo non intervenga con un provvedimento di urgenza.
Inoltre il ritardo delle procedure (ad oggi oltre 300 procedure di concorso su 800, riguardanti oltre la metà dei candidati, non hanno completato le correzioni degli scritti e si concluderanno dopo il termine ultimo del 15 settembre 2016) farà sì che nell´anno scolastico che sta per iniziare sarà assegnato un maggior numero di posti (stimabili in circa 4 mila) alle graduatorie ad esaurimento, e se esaurite si dovrà ricorrere a supplenze annue con docenti precari chiamati dalle graduatorie di II fascia. E in alcuni casi, ironia del destino, potrebbero essere chiamati alla supplenza docenti appena bocciati nel concorso" (continua a leggere lo studio con un click sull´allegato).