Di Redazione su Martedì, 06 Marzo 2018
Categoria: Avvocatura, Ordini e Professioni

Niente Senato per Nunzio Luciano, in Molise F.I. cede al M5S. Incertezza su dimissioni da Cassa Forense

Il presidente di Cassa Forense, Nunzio Luciano, non sarà senatore della Repubblica. In Molise, regione nella quale Forza Italia aveva deciso di candidarlo, l´exploit dei 5 Stelle ha scompaginato tutti i piani del partito di Silvio Berlusconi, e tra le vittime illustri si registra proprio il candidato Luciano.

A darne la notizia lo stesso avvocato molisano, con dichiarazioni, rilasciate ad un quotidiano locale, di estrema signorilità, anche se a stento appaiono tali da nascondere una, peraltro naturale, delusione per una sconfitta sicuramente inaspettata.

"Voglio ringraziare tutte le persone che mi hanno sostenuto domenica dando il proprio voto alla nostra coalizione" - ha dichiarato Nunzio Luciano al periodico Sei Torri - "ho portato avanti una campagna elettorale a mio avviso ricca di proposte, di programmi interessanti e restando sempre su toni civili, senza mai cedere a nessuna provocazione. Questo fa parte del mio DNA, fa parte del mio modo di confrontarmi con le persone. E credo che i tanti cittadini che hanno contrassegnato il simbolo di Forza Italia abbiano apprezzato la mia sincerità".



Ed ancora: "Quello appena trascorso è stato un mese entusiasmante. Ho girato per il mio territorio in lungo e in largo. Ho ascoltato le persone, ho raccolto le loro impressioni e ho fatto tesoro di quanto mi hanno detto. Comunque la considero una avventura esaltante che mi ha arricchito. Abbiamo fatto il possibile, ci siamo rivolti alle persone a cuore aperto, abbiamo parlato con le giovani generazioni che rappresentano il futuro di queste terra. A loro abbiamo cercato di far capire che per il Molise è importante una seria e sana programmazione piuttosto che qualche metodo assistenzialista che invece non porterà alcun beneficio a questa terra. In ogni caso – aggiunge Luciano – voglio fare i complimenti più sinceri e l´augurio di un buon lavoro a chi è stato eletto a Roma. Hanno avuto un mandato importante dai propri conterranei".

"Un ringraziamento particolare però permettetemi di farlo – ha terminato Luciano – a tutto il mio staff che in queste settimane mi ha supportato in toto. A loro, miei amici, un caloroso abbraccio".

Rimane adesso apertissima la questione circa la permanenza di Nunzio Luciano alla guida di Cassa Forense fino al termine del proprio mandato. L´avvocato molisano, che disattendendo gli inviti di quella parte dell´avvocatura che gli aveva chiesto un passo indietro, non aveva ritenuto di dimettersi all´atto dell´accettazione della candidatura in un partito politico, ritenendo probabilmente di poterlo fare all´indomani della propria elezione, potrebbe adesso decidere di rassegnare il proprio mandato soprattutto per garantire l´autonomia e l´indipendenza di un ente, quale Cassa Forense, nel quale sono obbligatoriamente iscritti tutti gli avvocati italiani, indipendentemente dalle proprie appartenenze politiche, e che, tra le proprie attribuzioni, comprende anche una interlocuzione con le rappresentanze parlamentari. Elementi non compatibili con l´appartenenza dichiarata del vertice ad un partito politico.