Di Redazione su Sabato, 10 Giugno 2017
Categoria: Avvocatura, Ordini e Professioni

MGA contro Orlando: "È inesistenza fatta ministro, Anf e Il Dubbio cortigiani, inutile legge su equo compenso"

Durissima presa di posizione di M.G.A. (Mobilitazione Generale degli Avvocati) contro il ministro della Giustizia Andrea Orlando.
Tocca alla dirigente dell´associazione, Valentina Ristaino, firmare, ma a nome della stessa associazione, un autentico affondo contro il ministro Guardasigilli, dal titolo: "Orlando, il ministro impotente".

Sotto accusa, le parole pronunciate dal ministro domenica scorsa a Portici, è riportate dal Dubbio: «C´è una proletarizzazione dell´avvocatura che preoccupa, non possiamo consentire che tante giovani intelligenze, dopo anni di studio, debbano soggiacere ai prezzi fissati da banche e assicurazioni, spesso offensivi per la loro professionalità. Anche per questo», ha assicurato il ministro, «ho deciso di promuovere una raccolta di firme perché entro la fine della legislatura si approvi una legge sull´equo compenso da riconoscere ai professionisti».

Durissima MGA (riportiamo stralci dell´intervento di cui alleghiamo in fine le immagini): "noi veramente non abbiamo mai capito perché le associazioni forensi abbiano parlato di Andrea Orlando come di uno dei migliori ministri della Giustizia che ci siano stati. Forse è una questione di meno peggio (...).

Ed ancora: "Lui coi suoi occhiuzzi da batrace, pare davvero l´inesistenza fatta ministro, nonostante la cortigianeria ai suoi piedi della parte piddina dell´avvocatura (Anf e Il Dubbio in testa)
Ora che si avvicina la campagna elettorale, però, qualcosa si deve pur fare.
E così l´Orlando Tedioso ripesca un suo fallimento nel tentativo di trasformarlo in mezzo per coccolare un po´ l´avvocatura: la legge sull´ equo compenso, sulla cui approvazione si era impegnato financo al Congresso di Rimini di fronte a platea plaudente.
E niente, gli era andata buca.
La leggina che di fatto serviva solo ai grandi studi fiduciari di banche e assicurazioni, come è noto, non passò.
Oggi, il ministro p.t. non solo vorrebbe far passare la legge come una mano santa per l´avvocatura proletaria, che gli incarichi da banche e assicurazioni non li vede nemmanco col binocolo; ma, udite udite, preannuncia addirittura una RACCOLTA DI FIRME a sostegno.
Come l´ultimo dei comitati di quartiere.
Come la povera MGA.
Caro Orlando, te lo vogliamo proprio dire.
Co sto fatto della raccolta firme per una legge che non ci toccherà, ci stai cominciando a fare quasi tenerezza.
Davvero, te la firmeremmo- se non fosse una vera presa per i fondelli per gli avvocati in difficoltà - solo per farti sentire meno solo".