Di Redazione su Lunedì, 10 Ottobre 2016
Categoria: Istituzioni

Legge stabilità: 80.000 assunzioni seconda fascia e Gae: ecco i piani del Governo

Una anticipazione di uno dei maggiori quotidiani italiani, "La Repubblica", con un articolo a firma Corrado Zunino, pubblicato alcune ore fa sulla edizione on line, svela scenari che potrebbero vedere la luce in occasione della prossima legge di bilancio, che, secondo una road map tutta politica, perchè legata all´appuntamento referendario del 4 dicembre, e al day alter che , qualunque sia il risultato, potrebbe determinarsi per il Premier, il suo gabinetto e la maggioranza che lo sostiene, dovrebbe essere predisposta dal Governo, da questo presentata alle Camere entro il 15 ottobre ed infine approvata prima del 4 dicembre.
Sarà una legge che si occuperà molto di scuola.
Ed anche se un parlamentare di primissimo piano del P.D., interpellato dalla nostra redazione, ha ipotizzato che, all´ultimo minuto e Ragioneria dello Stato permettendo, si potrebbe addirittura intervenire con un ritocco degli stipendi dei docenti italiani, che ieri l´altro la ricerca di un prestigioso istituto ha confermato essere non solo tra i più bassi dell´UE, ma quelli che nell´ultimo periodo sono cresciuti di meno, rispetto a 24 paesi in cui è accaduto il contrario (perchè, ha detto, "Matteo Renzi deve capire che l´adeguamento degli stipendi è la strada maestra per sanare la frattura con il personale scolastico, che rischia di mandarci al tappeto il 4 dicembre"), ciò che è certo è che il Premier e il suo Governo tenteranno in tutti i modi di delineare una strada in grado di favorire le assunzioni dei precari - 80 mila circa - che sono rimasti fuori dalle assunzioni della "Buona scuola" e dal più recenote concorso a cattedre, quello del 2016.
Le anticipazioni di "La Repubblica"
"La Legge di bilancio - spiega "La Repubblica" deve tenere conto di due fattori.
Da una parte s´incrocia con le tredici leggi delega che entro il 31 dicembre il Governo dovrà consegnare, su tutte la cosiddetta "0-6" a proposito del rafforzamento dell´infanzia. Dall´altra, secondo gli ultimi conteggi, oggi su 750 mila docenti 120 mila hanno più di 60 anni: nelle prossime cinque stagioni si assisterà a un forte ricambio generazionale in cattedra".
Quindi, rileva il quotidiano, si aprono nuovi spazi per i precari in seconda fascia e ciò on quanto, come detto, le richieste del Governo sul fronte assunzioni sono spinte dal decisivo appuntamento del Referendum costituzionale: il premier Matteo Renzi è deluso del conflitto permanente con una larga parte di docenti dopo aver investito tre miliardi sulla scuola italiana e vuole provare, tra Legge di bilancio e deleghe, a riconquistare fette di aspiranti docenti rimasti fuori.
Quali scenari per le assunzioni ?Quali piani in concreto ? Ovvero, quali potrebbero essere i percorsi e quali le categorie beneficiarie ?
La Repubblica lo spiega con una premessa: "L´incontro tra le richieste di Governo-Miur e le tradizionali restrizioni del ministero delle Finanze e della Ragioneria centrale potrà avvenire sulla base della fotografia dei precari esistenti nelle seconde fasce provinciali (ospitano gli abilitati utilizzati per le supplenze brevi e lunghe) dopo la chiusura del concorso a cattedre: avverrà a giorni per tutte le classi. Erano centomila gli iscritti in seconda fascia, oggi si può ipotizzare che quel numero sia sceso a 80 mila".
Il Governo proverà quindi ad utilizzare quella fase transitoria triennale iscritta nella legge Buonascuola. Tre anni, perchè al termine del periodo gli ottantamila della "seconda fascia" dovrebbero essere stabilizzati. Hanno tutti i requisiti: "sono fortemente specializzati (dopo la laurea, per essere abilitati, hanno superato tirocini formativi universitari) e sono stati lungamente provati nell´insegnamento diretto".
Come si procederà alle assunzioni?
Poiché agli impieghi statali e comunque pubblici non può accedersi se non per pubblico concorso (e su questo il controllo della Corte Costituzionale è stato negli ultimi anni particolarmente attento), occorre predisporre i bandi. "Non si sa - è scritto da La Repubblica - se saranno bandi nazionali o provinciali, certo non avranno le dimensioni dei concorsi triennali (come quello ancora in corso) e separeranno nettamente la fascia dei docenti delle scuole medie e superiori, per le quali ci sono più cattedre che professori, da coloro che aspirano a un ruolo per infanzia ed elementari, dove invece la richiesta di insegnamento è molto più alta dell´offerta".
I bandi, però, non potranno essere pubblicati prima della primavera 2017, troppo tardi rispetto alla necessità di dare un segnale immediato.
Ecco quindi l´idea: aprire il percorso per gli 80 mila e, per dimostrare che si sta facendo sul serio, cominciare con la legge di Stabilità a "trasformare 25 mila supplenti (organico di fatto)
in 25 mila cattedre (organico di diritto). Cinquemila sono docenti del sostegno, di cui c´è forte bisogno nella scuola italiana".
Ma su questo, nota Repubblica, c´è tensione con la Ragioneria, a causa delle risorse che occorrerebbero.
Eppure, la strada può aprirsi: "La tesi del Miur è: l´unica spesa con queste assunzioni aggiuntive sono i due mesi di luglio e agosto, due stipendi che non vengono pagati ai supplenti licenziati a giugno e riassunti a settembre: fanno 200 milioni di euro l´anno a partire dal 2018 e fino al 2031".
Insomma: "assumendo 25 mila docenti, si smette di pagare 25 mila supplenti. Il dialogo tra Governo e Ragioneria, a volte braccio di ferro, prosegue"
Piani anche per Gae
Repubblica anticipa anche i piani per i precari Gae: "Il versante scuola materna è il più complesso, ma anche quello in cui il Miur cerca le prime soluzioni visto che i precari delle Gae infanzia sono l´unico blocco delle graduatorie a esaurimento a non essere stati presi in considerazione dalle assunzioni della Buona scuola. Innanzitutto, bisognerà portare un po´ di giustizia in una situazione sbilanciata: oggi c´è un´amplissima categoria di diplomati magistrali accettati nelle graduatorie a esaurimento dopo le sentenze di Tar e Consiglio di Stato mentre i laureati in Scienze della formazione primaria non sono previsti. Diplomati pronti ad essere assunti, laureati no: una situazione da rivedere.
Dei 45 mila precari tuttora presenti in Gae, e quindi per legge prossimi a un´assunzione, 18 mila sono appunto maestre e maestri d´infanzia. Per loro sono previsti, dopo il 15 ottobre, emendamenti di Governo alla Legge di bilancio per blindarne l´assunzione, che, ovviamente, non potrà avvenire prima del settembre 2017 e si svilupperà nel 2018 e nel 2019. Su questo fronte, secondo passaggio, si sta cercando di irrobustire sul piano finanziario la Legge "0-6", una delle deleghe dell´esecutivo che punta a far crescere la qualità della nostra infanzia. Il Miur ha messo a disposizione 200 milioni e se ne stanno cercando altrettanti, tutti da investire in assunzioni. Terzo passaggio che riguarda l´infanzia, la scorsa settimana è partito il piano per aprire nuovi asili e riqualificare quelli esistenti (costruire la mensa all´interno, per esempio) nel Sud Italia, il vero buco nero dell´infanzia italiana. Si lavorerà su una base di tre miliardi di fondi europei di cui si deve decidere l´aliquota destinata alla finalità. Anche in questo caso, entro il 31 dicembre il piano dovrà essere pronto".