Di Redazione su Sabato, 10 Dicembre 2016
Categoria: Leggi dello Stato

Legge di Bilancio: via libera da Senato, ecco cosa cambia

Nella seduta di mercoledì 7 dicembre, con 166 voti favorevoli, 70 contrari e un astenuto, il Senato ha approvato in via definitiva il ddl n. 2611, recante "Bilancio di previsione dello Stato per l´anno finanziario 2017 e bilancio pluriennale per il triennio 2017-2019".
Ecco, in sintesi, tutte le novità, distinte per materia:
Affari esteri e politiche dell´Unione europea
Il disegno di legge di bilancio 2017 introduce una serie di disposizioni per rafforzare, sul piano delle risorse finanziarie, la proiezione italiana all´estero.
In tale prospettiva, è istituito in primo luogo un fondo di 45 milioni di euro per l´anno 2017, per la realizzazione d´interventi relativi all´organizzazione e allo svolgimento del vertice G7 che si terrà a Taormina l´anno prossimo (comma 381).
È inoltre autorizzata la spesa di 10 milioni di euro per gli anni 2017 e 2018 e di 20 milioni di euro per l´anno 2019al fine di consentire la partecipazione italiana a centri di ricerca europei e internazionali ed alle iniziative promosse dai gruppi informali dalle istituzioni e dagli organismi dell´Unione europea e dalle banche e da fondi internazionali di sviluppo, comunque denominati, nonché per assicurare l´adempimento degli oneri connessi alla partecipazione italiana ai predetti soggetti, anche in esecuzione di accordi internazionali approvati e resi esecutivi (comma 582).
Sempre, riguardo agli impegni assunti dal nostro Paese in sede multilaterale, con modifica approvata nel corso dell´esame presso la Camera dei deputati, è stata prevista una specifica autorizzazione di spesa di 1.000.000 di euro per il 2017 e di 500.000 euro per ciascuna annualità 2018 e 2019 per la predisposizione e l´attuazione del terzo Piano di azione nazionale su "Donne Pace e Sicurezza" da adottare in attuazione della risoluzione 1325 (2000) del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e delle successive risoluzioni in materia (comma 350).
Sul versante della razionalizzazione delle spese dell´Amministrazione degli affari esteri è prevista una maggiore entrata di 16 milioni per ciascun anno del triennio 2017-2019 derivante dalla vendita di immobili all´estero facente capo alla rete diplomatico-consolare. È inoltre resa permanente, a decorrere da questo esercizio finanziario, l´acquisizione all´entrata del bilancio dello Stato degli introiti, pari a 6 milioni annui, derivanti dall´aumento della tariffa dei diritti consolari, e rimangano parimenti acquisite all´entrata del bilancio dello Stato i maggiori introiti, rispetto all´esercizio finanziario 2014, pari a 4 milioni di euro, derivanti da tale aumento (comma 426).
Una modifica approvata nel corso dell´esame presso la Camera dei deputati ha altresì previsto la riassegnazione, a decorrere dall´anno 2017, del trenta per cento dei versamenti effettuati per la domanda di riconoscimento di cittadinanza italiana (pari a 300 euro) allo stato di previsione della spesa dell´esercizio in corso del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale. Tali risorse saranno trasferite agli uffici dei consolati di ciascuna Circoscrizione consolare che hanno operato la percezione del predetto contributo, in proporzione delle percezioni introitate. Tali somme saranno destinate al rafforzamento dei servizi consolari per i cittadini italiani residenti o presenti all´estero, con priorità per la contrattualizzazione di personale locale da adibire allo smaltimento dell´arretrato riguardante le pratiche di cittadinanza presentate presso i medesimi uffici consolari (comma 429).
Nell´ambito degli interventi per la cooperazione allo sviluppo e per la gestione dei flussi migratori è creato un fondo allocato sul bilancio del MAECI per interventi straordinari di dialogo con i Paesi africani d´importanza prioritaria per le rotte migratorie, con una dotazione di 200 milioni per il 2017 (comma 621).
In tema di cooperazione allo sviluppo un´integrazione all´art. 8 della legge n. 125/2014 (di riforma della disciplina generale sulla cooperazione internazionale per lo sviluppo) prevede che il Governo destini una quota – nel limite di 50 milioni - del fondo rotativo fuori bilancio costituito presso la Cassa depositi e prestiti S.p.A. (ai sensi dell´art. 26 della legge n. 227/1977), finalizzata alla costituzione di un fondo di garanzia per i prestiti concessi dalla stessa Cassa depositi e prestiti per iniziative riguardanti la cooperazione allo sviluppo Le risorse di tali fondi sono qualificate come impignorabili (comma 622, lettera a)).
Presso la Camera è stato modificato altresì l´art. 27, comma 3 della legge n.125/2014, disponendo che una quota del richiamato fondo rotativo fuori bilancio costituito presso la Cassa depositi e prestiti Spa possa essere destinata alla costituzione di un fondo di garanzia per i crediti agevolati concessi ad imprese italiane per assicurare il finanziamento della quota di capitale di rischio per la costituzione di imprese miste in Paesi partner della cooperazione italiana, con particolare riferimento alle piccole e medie imprese (comma 622, lettera b)).
Nel settore della proiezione culturale del nostro Paese nel mondo, occorre segnalare l´istituzione nello stato di previsione del MAECI un fondo dotato di 20.000.000 euro per il 2017, di 30.000.000 euro per il 2018 e di 50.000.000 euro per ciascuno degli anni 2019 e 2020, finalizzato alla promozione della lingua e della cultura italiana all´estero. La definizione degli interventi da finanziare con tali risorse verrà effettuata da un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro degli affari esteri, di concerto con il Ministro dell´economia e con il Ministro dei beni e delle attività culturali (commi 587 e 588).
Una modifica approvata durante l´esame presso la Camera dei deputati ha disposto, per il 2017, l´esecuzione di interventi per un importo complessivo di 1.300.000 euro finalizzati a favorire la promozione della lingua e della cultura italiana all´estero. In particolare, 300.000 euro sono stati destinati alle agenzie specializzate nei servizi stampa dedicati agli italiani residenti all´estero, mentre 1.000.000 di euro sono finalizzati ad integrare la dotazione finanziaria dei contributi diretti in favore della stampa italiana all´estero (comma 589).
Un ulteriore comma aggiuntivo autorizza la spesa di 4 milioni di euro a decorrere dal 2017 per la promozione della lingua e cultura italiana all´estero, con particolare riferimento agli enti gestori di corsi di lingua e cultura italiana all´estero (comma 592).
In materia di politiche dell´Unione europea è stato incrementato da 500 milioni a 1 miliardo di euro il limite annuale di anticipazioni di cassa a carico del Fondo di rotazione per l´attuazione delle politiche comunitarie, per interventi nel quadro dei fondi strutturali (comma 628).
Ulteriore modifica ha altresì esteso - limitatamente al 2017 e nel limite di 40 milioni di euro - i contributi destinati a favore delle azioni di cooperazione allo sviluppo realizzate dal MAECI, posti a valere sul richiamato Fondo di rotazione per le politiche comunitarie (comma 629).
Agricoltura
La manovra di bilancio per il 2017 interessa il comparto agricolo con le seguenti disposizioni.
all´articolo 1, comma 44, è prevista l´esenzione ai fini Irpef, per il triennio 2017-2019, dei redditi dominicali e agrari relativi ai terreni dichiarati da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola;
all´articolo 1, comma 344 è disposto l´esonero contributivo triennale, da riconoscersi nel limite massimo delle norme europee sugli aiuti de minimis, per coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali, con età inferiore a 40 anni, che si iscrivono per la prima volta alla previdenza agricola nel periodo 1° gennaio – 31 dicembre 2017. Durante il corso dell´esame presso la Camera, l´esonero è stato esteso anche ai coltivatori diretti e agli imprenditori agricoli professionali con età inferiore a 40 anni iscritti nella previdenza agricola nel 2016 e le cui aziende sono ubicate nei territori montani e nelle aree svantaggiate;
sono state innalzate per il 2017 le percentuali di compensazione IVA applicabili agli animali vivi della specie bovina e suina prevedendo che le stesse non possano superare, rispettivamente, la misura del 7,7% e all´8% (art. 1, commi 45 e 46);
è stata ripristinata, l´agevolazione fiscale relativa ai trasferimenti di proprietà a qualsiasi titolo di fondi rustici nei territori montani finalizzati all´arrotondamento della proprietà contadina (imposta di registro ed ipotecaria in misura fissa ed esenzione dalle imposte catastali) (art. 1, comma 47);
è stato, poi, aumentato lo stanziamento del programma 1.3 del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, per un importo di 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2018 e 2019 destinato, in particolare, all´incremento del Fondo per il rilancio del comparto cerealico, istituito dall´art. 23-bis del decreto-legge n.113 del 2016 (con una copertura a valere sulla Tabella 12,).
Per il settore della pesca, è stata prevista l´istituzione del Fondo di solidarietà per il settore della pesca (FOSPE), con dotazione iniziale di 1 milione di euro per il 2017, alimentato, poi, con contribuzione ordinaria a carico dei datori di lavoro e dei lavoratori, al fine di garantire i lavoratori della pesca in caso di arresto temporaneo obbligatorio, sospensione dell´attività per condizioni metereologiche avverse e ogni altra causa non imputabile al datore di lavoro (art. 1, commi 244, 245, 246, 247 e 248). È stata, poi, riconosciuta un´indennità specifica per il 2017 a sostegno del reddito ai lavoratori dipendenti dalle imprese di pesca per la sospensione dell´attività connesso al fermo biologico; il limite di spesa complessivo previsto è di 11 milioni di euro e comporterà la corresponsione di un´indennità giornaliera omnicomprensiva di 30 euro (art. 1, commi 346 e 347).
Ulteriori disposizioni incidono indirettamente nel settore.
L´articolo 1, comma 4 riconosce per ciascuno degli anni 2017 e 2018 il credito di imposta per la riqualificazione delle strutture ricettive turistico alberghiere, estendendolo alle strutture che svolgono attività agrituristica.
L´articolo 1, commi 8-13, proroga le misure di maggiorazione del 40% degli ammortamenti previste dalla legge di stabilità per il 2016 e istituisce una nuova misura di maggiorazione del 150% degli ammortamenti su beni ad alto contenuto tecnologico (Industria 4.0).
L´articolo 1, comma 52 proroga di due anni, fino al 31 dicembre 2018, anche per le imprese agricole il termine per la concessione dei finanziamenti agevolati per l´acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature da parte delle piccole e medie imprese (cd. Nuova Sabatini).
L´articolo 1, comma 66, reca, in ordine alle misure agevolative per l´autoimprenditorialità e per le start-up innovative, nuove destinazioni di risorse, sia di fonte nazionale sia discendenti dal PON.
L´articolo 1, comma 140, istituisce un Fondo per il finanziamento di investimenti in materia di infrastrutture e trasporti, difesa del suolo e dissesto idrogeologico, ricerca, prevenzione del rischio sismico, nonché edilizia pubblica.
L´articolo 1, comma 425 definisce le modalità attraverso le quali la Presidenza del Consiglio e i Ministeri concorrono alla manovra di finanza pubblica per il triennio 2017-2019. Il dicastero agricolo (art. 1, comma 431) è chiamato a concorrere per un ammontare di 5,2 milioni di euro per il triennio 2017-2019. I risparmi conseguono per 0,9 milioni di euro dalla riduzione, disposta dal comma 5 del medesimo articolo 61, dello sgravio contributivo che sarà corrisposto, a decorrere dal 2017, nel limite del 48,7%, per le imprese armatoriali e per il personale dipendente imbarcato. Per 4,3 milioni di euro vengono disposti definanziamenti di alcune dotazioni previste a legislazione vigente, il cui dettaglio è riportato in apposita tabella (sez. II del ddl).
L´articolo 1, comma 554, proroga i termini per la rivalutazione di quote e terreni da parte delle persone fisiche, confermando l´aliquota dell´8 per cento in relazione alla relativa imposta sostitutiva.
Ambiente, territorio e protezione civile
In materia ambientale, rileva, in primo luogo, l´istituzione di un Fondo destinato a finanziare interventi riguardanti, tra l´altro, la difesa del suolo e il dissesto idrogeologico. Il Fondo ha una dotazione di 1.900 milioni di euro per l´anno 2017, 3.150 milioni per l´anno 2018, 3.500 milioni per l´anno 2019 e 3.000 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2020 al 2032 (art. 1, comma 140). Sono stati altresì ulteriormente integrati e dettagliati, durante l´esame presso la Camera dei deputati, i settori oggetto di finanziamento allo scopo di ricomprendere, oltre alla difesa del suolo e al dissesto idrogeologico, anche il risanamento ambientale e le bonifiche, e, nell´ambito delle infrastrutture, gli interventi relativi alla rete idrica e alle opere di collettamento, fognatura e depurazione. Tra le finalità del fondo è stata inoltre inserita, a seguito delle modifiche parlamentari, la soluzione delle questioni oggetto di procedure di infrazione europea.
Gli investimenti finalizzati alla prevenzione del rischio idrogeologico nonché alla messa in sicurezza e alla bonifica di siti inquinati ad alto rischio ambientale, individuati come prioritari per il loro rilevante impatto sanitario, sono, altresì, considerati con priorità, nell´ambito delle norme di finanza pubblica per il rilancio degli investimenti, ai fini dell´assegnazione di spazi finanziari agli enti locali (art. 1, comma 492, lettera d), per il triennio 2017-2019, e alle regioni (art. 1, comma 499, lettera b).
Si prevede, poi, l´istituzione di un Piano strategico nazionale della mobilità sostenibile destinato al rinnovo del parco autobus dei servizi di trasporto pubblico locale e regionale, alla promozione e al miglioramento della qualità dell´aria con tecnologie innovative (art. 1, commi 613-615).
Ulteriori disposizioni inserite nel corso dell´esame presso la Camera riguardano:
l´istituzione di un fondo per la realizzazione degli investimenti per la conservazione della fauna e della flora e per la salvaguardia della biodiversità e dell´ecosistema marino con una dotazione finanziaria di 3 milioni di euro per ciascuno degli anni 2017-2021 (art. 1 comma 143);
l´inserimento dei sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti tra gli investimenti che danno titolo a beneficiare dei finanziamenti per l´acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature da parte delle PMI (c.d. nuova Sabatini, art. 1, comma 55);
l´introduzione di una disciplina volta a destinare, a partire dal 1° gennaio 2018, esclusivamente e senza vincoli temporali, i proventi dei titoli abilitativi edilizi e delle sanzioni in materia edilizia a una serie di interventi, tra i quali l´acquisizione e la realizzazione di aree verdi destinate a uso pubblico, la tutela e la riqualificazione dell´ambiente e del paesaggio, anche ai fini della prevenzione e della mitigazione del rischio idrogeologico e sismico e della tutela e riqualificazione del patrimonio rurale pubblico, nonché l´insediamento di attività di agricoltura in ambito urbano (art. 1, comma 460);
la destinazione delle somme, che saranno eventualmente confiscate alle società del gruppo ILVA, nell´ambito di procedimenti penali per reati ambientali avviati prima del commissariamento del gruppo, al finanziamento degli interventi di decontaminazione e bonifica degli stabilimenti di interesse strategico nazionale delle medesime società (art. 1, comma 607);
la destinazione di 50 milioni di euro per il triennio 2017-2019, e di 2 milioni di euro a decorrere dall´anno 2020, al rafforzamento della ricerca nel campo della meteorologia e della climatologia, nonché alla realizzazione delle infrastrutture in tale ambito (art. 1, comma 606).
Per quanto concerne le misure per l´emergenza sismica, il disegno di legge provvede a stanziare le risorse per gli interventi di riparazione, ricostruzione e assistenza alla popolazioni colpite dal sisma del 24 agosto 2016 e per la ripresa economica nei territori interessati. Per tali finalità, si autorizza la spesa di: 100 milioni di euro per l´anno 2017 e 200 milioni di euro annui dall´anno 2018 all´anno 2047, per la concessione del credito d´imposta maturato in relazione all´accesso ai finanziamenti agevolati, di durata venticinquennale, previsti per la ricostruzione privata (art. 1, comma 362, lettera a); 200 milioni di euro per l´anno 2017, 300 milioni di euro per l´anno 2018, 350 milioni di euro per l´anno 2019 e 150 milioni di euro per l´anno 2020 per la concessione dei contributi per la ricostruzione pubblica (lettera b).
Gli interventi in materia di prevenzione del rischio sismico rientrano, inoltre, nel novero di quelli finanziabili dal citato Fondo istituito dall´articolo 1, comma 140.
Il disegno di legge, infine, interviene sulla disciplina vigente riguardante le detrazioni per le spese relative ad interventi di riqualificazione energetica, recupero edilizio e misure antisismiche. E´ prorogata fino al 31 dicembre 2017 (31 dicembre 2021 per gli interventi relativi a parti comuni degli edifici condominiali o che interessino tutte le unità immobiliari del singolo condominio) la misura della detrazione al 65 per cento per le spese relative ad interventi di riqualificazione energetica degli edifici (c.d. ecobonus). Gli interventi che interessino l´involucro dell´edificio e quelli finalizzati a migliorare la prestazione energetica beneficiano di una maggiorazione.
Sul fronte delle detrazioni fiscali per interventi relativi all´adozione di misure antisismiche, il disegno di legge, da ultimo, modifica la disciplina vigente al fine di: ridefinire la misura dell´agevolazione e la sua durata (50% in cinque anni, dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2021) e incrementarla nel caso in cui dai predetti interventi derivi una riduzione del rischio sismico che determini il passaggio ad una classe di rischio inferiore (70 per cento e 80 per cento nel caso di passaggio a una o due classi di rischio inferiori, 75 per cento e 85 per cento qualora gli interventi riguardino le parti comuni di edifici condominiali); ampliare l´ambito di applicazione agli edifici situati nella zona sismica 3 (art. 1, commi 2-3).
Comparto sicurezza e difesa
Specifiche risorse sono destinate - nell´ambito di quelle stanziate per il Fondo del pubblico impiego - per assunzioni a tempo indeterminato (per il 2017 e dal 2018, in aggiunta alle facoltà assunzionali previste a legislazione vigente) presso le amministrazioni dello Stato, inclusi i Corpi di polizia e il Corpo nazionale dei vigili del fuoco.
Al contempo, parte delle risorse del Fondo del pubblico impiego sono destinate all´incremento - dal 2017 - del finanziamento previsto a legislazione vigente per dare attuazione alle previsioni (della legge delega n. 124 del 2015) sulla revisione della disciplina in materia di reclutamento, stato giuridico e progressione in carriera del personale delle forze di polizia e di ottimizzazione dell´efficacia delle funzioni del Corpo nazionale dei vigili del fuoco nonché (ai sensi della legge n. 244 del 2012) per il riordino dei ruoli del personale delle Forze di polizia e delle Forze armate; in alternativa, tali risorse sono destinate al finanziamento della proroga, per l´anno 2017, del contributo straordinario pari a 960 euro su base annua previsto dalla legge di stabilità 2015 (n. 208 del 2015 all´articolo 1, comma 972) in favore del personale appartenente ai Corpi di polizia, al Corpo nazionale dei vigili del fuoco e alle forze armate non destinatario di un trattamento retributivo dirigenziale.
La ripartizione dei contributi del Fondo è operata con uno o più D.P.C.M., previo parere del Ministro dell´interno e del Ministro della difesa, da adottare entro 90 giorni.
La dotazione complessiva del Fondo del pubblico impiego – destinata altresì alla copertura degli oneri aggiuntivi per la contrattazione collettiva 2016-2018 ed a "miglioramenti economici" del personale dipendente dalle amministrazioni statali in regime di diritto pubblico - è pari a 1,48 miliardi per il 2017 e a 1,93 miliardi a decorrere dal 2018 (in base a quanto previsto dall´articolo 52, comma 2).
Nel corso dell´esame parlamentare è altresì previsto, per il riordino delle carriere del personale non dirigente del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, la destinazione di una quota parte delle risorse disponibili nei fondi incentivanti dello stesso personale (e derivanti dall´ottimizzazione e razionalizzazione si specifici settori di spesa) per un importo massimo di 5,3 milioni di euro, nonché di una quota parte del Fondo istituito per il finanziamento del servizio antincendi negli aeroporti (di cui all´articolo 1, comma 1328, della L. 296/2006), per un importo, in prima applicazione, in misura almeno pari a 10 milioni di euro. Tali finanziamenti operano (nel contesto dell´istituendo Fondo per il pubblico impiego) ai fini dell´ottimizzazione dell´efficacia delle funzioni del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.
È inoltre prorogata fino al 31 dicembre 2017 l´efficacia delle graduatorie vigenti del personale dei Corpi di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco unitamente all´efficacia delle graduatorie dei concorsi pubblici per assunzioni a tempo indeterminato, vigenti alla data di entrata in vigore del decreto n. 101 del 31 agosto 2013, relative alle amministrazioni pubbliche soggette a limitazioni delle assunzioni.
Inoltre, per l´acquisto e l´ammodernamento dei mezzi strumentali in uso alle Forze di polizia e al Corpo nazionale dei Vigili del fuoco è disposto uno stanziamento di 70 milioni di euro per il 2017 e di 180 milioni per il periodo 2018-2030, istituendo a tal fine un apposito fondo.
Un ulteriore stanziamento, pari a 997 milioni di euro per l´anno 2017, è inoltre disposto in favore del fondo missioni internazionali istituito ai sensi dell´articolo 4 della recente "legge quadro missioni internazionali" (legge n. 145 del 2016).
Infine, è prorogato fino al 31 dicembre 2017 e limitatamente a 7.050 unità l´operatività del piano di impiego, concernente l´utilizzo di un contingente di personale militare appartenente alle Forze armate per il controllo del territorio in concorso e congiuntamente alle Forze di polizia.
Cultura, spettacolo, sport e informazione
In materia di cultura e spettacolo:
si introduce una specifica disciplina, all´interno delle norme in materia di immigrazione, volta a facilitare l´ingresso in Italia di potenziali investitori che intendano effettuare una donazione a carattere filantropico di almeno € 1 mln a sostegno di un progetto di pubblico interesse, nei settori, fra gli altri, della cultura e del recupero dei beni culturali e paesaggistici (art. 1, comma 148);
si prevedono interventi sulle Soprintendenze speciali di Roma e Pompei e sugli istituti e luoghi della cultura di rilevante interesse nazionale, finalizzati a garantire una razionalizzazione della spesa del Mibact e maggiore efficienza delle modalità di bigliettazione degli istituti e luoghi della cultura indicati. In particolare, per le Soprintendenze speciali si prevede l´adeguamento agli standard internazionali in materia di musei e luoghi della cultura (art. 1, comma 432);
si prevedono varie tipologie di sanzione per la vendita di titoli di accesso ad attività di spettacolo effettuata da soggetti diversi dai titolari dei sistemi per la loro emissione (art. 1, comma 545-546);
si autorizza la spesa di € 10 mln annui per il biennio 2017-2018 e di € 15 mln dal 2019 a favore delle fondazioni lirico-sinfoniche (art. 1, comma 583);
si dispone che alla società Arte lavoro e servizi Spa (ALES) non si applicano le norme di contenimento delle spese previste per le pubbliche amministrazioni (art. 1, comma 584-bis);
si istituisce nello stato di previsione del MAECI un fondo per il potenziamento della promozione della cultura e della lingua italiana all´estero, con una dotazione di € 20 mln per il 2017, € 30 mln per il 2018 ed € 50 mln per ciascuno degli anni 2019 e 2020 e si autorizza un´ulteriore spesa di € 4 mln dal 2017 per la medesima finalità, con particolare riferimento al sostegno degli enti gestori dei corsi di lingua e cultura italiana (art. 1, comma 587-589);
allo scopo di favorire la promozione della lingua e della cultura italiana nel mondo attraverso la stampa italiana all´estero, si autorizza per il 2017 la spesa di € 300.000 euro in favore delle agenzie specializzate per i servizi stampa dedicati agli italiani residenti all´estero ed € 1 mln ad integrazione della dotazione finanziaria per i contributi diretti in favore della stampa italiana all´estero (art. 1, comma 592);
si prorogano per il quadriennio 2017-2020 i finanziamenti disposti per il triennio 2014-2016 per la realizzazione delle attività di ricerca e formazione dell´Istituto italiano per gli studi storici e dell´Istituto italiano per gli studi filosofici, aventi sede in Napoli (art. 1, comma 605);
si assegna la Card cultura per i giovani, introdotta dalla legge di stabilità 2016, anche ai soggetti che compiono diciotto anni nel 2017 e si prevede che possa essere utilizzata anche per l´acquisto di musica registrata, nonché di corsi di musica, di teatro e di lingua straniera (art. 1, comma 626);
si istituisce nello stato di previsione del Mibact il Fondo nazionale per la rievocazione storica - con una dotazione di € 2 mln per ciascuno degli anni 2017, 2018, 2019 - al quale possono accedere regioni, comuni, istituzioni culturali e associazioni (art. 1, comma 627).
In materia di sport:
a decorrere dal 1° gennaio 2017, si eleva da € 250.000 a € 400.000 la soglia massima degli utili conseguiti annualmente dalle associazioni e dalle società sportive dilettantistiche che consente l´accesso alle agevolazioni fiscali di cui all´art. 90, co. 2, della L. 289/2002(art. 1, comma 50);
si escludono dal piano pluriennale degli interventi per il potenziamento dell´attività sportiva in aree svantaggiate e zone periferiche urbane - finanziato con le risorse del Fondo "Sport e Periferie" (art. 15 del D.L. 185/2015-L. 9/2016) - i progetti, già ammessi nel piano, già finanziati con altre risorse pubbliche. E´ fatta salva la possibilità, in sede di rimodulazione annuale del piano, di destinare le relative risorse al finanziamento di altri interventi presentati dal medesimo soggetto (art. 1, comma 147);
si assegna al CONI, per il triennio 2017-2019, un contributo annuo di € 1 mln per lo sviluppo dei settori giovanili delle società di pallacanestro e il sostegno degli investimenti per l´impiantistica dedicata allo stesso sport (art. 1, comma 593);
si autorizza la spesa di € 20 mln per ciascuno degli anni dal 2017 al 2021 al fine di adeguare la rete viaria interessata dal progetto sportivo delle finali di coppa del mondo di sci del marzo 2020 e dei campionati mondiali di sci alpino del febbraio 2021 (art. 1, comma 604).
In materia di informazione, si dispone la riduzione (da € 100) a € 90 del canone RAI per abbonamento privato per il 2017 (art. 1, comma 40).
Finanza locale
Le disposizioni recate dal disegno di legge di stabilità sulle amministrazioni territoriali si articolano in diverse tipologie di intervento, anche a seguito delle ulteriori norme inserite nel corso dell´esame presso la Camera dei deputati. Tra i principali interventi vengono in rilievo le nuove regole sull´equilibrio di bilancio di regioni ed enti locali, diverse disposizioni concernenti la dotazione e l´utilizzo delle risorse finanziarie degli enti locali e delle regioni, alcune norme volte a favorire gli investimenti sia delle regioni che degli altri enti territoriali e, da ultimo, specifiche misure che incidono sulla regolazione dei rapporti finanziari con le autonomie speciali.
Pareggio di bilancio
Quanto al primo intervento, i commi da 463 a 482 introducono le nuove regole del pareggio di bilancio per gli enti territoriali ai fini del loro concorso alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica. L´intervento consegue alle modifiche recentemente operate (dalla legge n.163 del 2016) sulla disciplina dell´equilibrio di bilancio di regioni ed enti locali contenuta nella legge n.243/2012 di attuazione del principio del pareggio di bilancio. In sostanza, mediante i commi in esame vengono messe a regime, con alcune modifiche, le regole sul pareggio già introdotte per il 2016 con la legge di stabilità 2016, che vengono pertanto contestualmente soppresse. La regola in questione, mediante cui gli territoriali concorrono alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica, consiste nel conseguire a decorrere dal 2017, sia in fase previsionale che di rendiconto, un saldo non negativo, in termini di competenza, tra le entrate finali e le spese finali, in conformità alla identica disposizione contenuta nell´articolo 9 della legge 243 sopradetta.
Il rispetto del saldo di pareggio in questione è rafforzato da un articolato sistema sanzionatorio da applicare in caso di mancato conseguimento del saldo in esame e, contestualmente, da un sistema premiale in caso di rispetto del saldo stesso.
Si stabilisce inoltre che a decorrere dal 2017, anche la regione Valle d´Aosta segue le regole del pareggio di bilancio (comma 484) che, pertanto, si aggiunge alle regioni Sardegna e Sicilia (cui già si applica rispettivamente dal 2015 e dal 2016). Per le restanti tre autonomie speciali viene stabilito che non si applica la nuova regola del pareggio di bilancio, confermandosi quindi (comma 483) la disciplina del patto di stabilità interno.
Fondo di solidarietà comunale
L´articolo 64, commi 446-452, disciplina l´alimentazione e il riparto del Fondo di solidarietà comunale, che costituisce il fondo per il finanziamento dei comuni anche con finalità di perequazione, alimentato con quota parte del gettito IMU di spettanza dei comuni stessi, da applicare a decorrere dall´anno 2017.
Le disposizioni provvedono, in particolare a quantificare la dotazione annuale del Fondo a partire dal 2017, pari a circa 6.197 milioni, fermo restando la quota parte dell´imposta municipale propria, di spettanza dei comuni (circa 2.770 milioni), che in esso confluisce annualmente. Vengono inoltre ridefiniti e i criteri di ripartizione del Fondo medesimo, basati per la parte prevalente sul gettito effettivo IMU e Tasi del 2015 e per altra parte secondo logiche di tipo perequativo, vale a dire la differenza tra capacità fiscali e fabbisogni standard. Si provvede altresì ad incrementare tale criterio perequativo, aumentando progressivamente negli anni la percentuale del Fondo da redistribuire secondo tali logiche perequative, anche prevedendo a tal fine un correttivo statistico per contenere il differenziale di risorse, rispetto a quelle storiche di riferimento, che potrebbe derivare dal meccanismo stesso della perequazione. In presenza della nuova disciplina di alimentazione e ripartizione del Fondo, nel corso dell´esame presso la Camera è stato precisato che l´erogazione delle risorse destinate alle unioni e fusioni di comuni (30 milioni annui sia per le unioni che per le fusioni) continueranno ad essere erogate secondo gli importi e le regole ora vigenti. E´ stato inoltre elevata (comma 447) dal 40 al 50 per cento, a decorrere dal 2017, la quota del contributo straordinario commisurato ai trasferimenti erariali attribuiti per l´anno 2010 a favore dei comuni che danno luogo alla fusione.
Misure contabili per gli enti locali
Sono state inserite (durante l´esame presso la Camera) nell´ambito dei commi da 433 a 443 diverse norme tese ad agevolare la gestione contabile e quella finanziaria degli enti locali, con riguardo, in particolare: alla possibilità di modificare il piano di riequilibrio finanziario pluriennale introdotto dal comma 714 della legge n. 208/2015, stabilendo che gli enti i quali abbiano presentato od ottenuto l´approvazione del suddetto piano prima dell´approvazione del rendiconto 2014 possono rimodularlo o riformularlo entro il 31 marzo 2017, in presenza di determinati presupposti, tra cui anche una attestazione circa il rispetto della disciplina sui tempi di pagamento degli enti interessati verso i propri creditori (comma 434); alla facoltà di riformulazione del piano triennale di copertura del disavanzo operato ai sensi dell´articolo 193 del Tuel da parte degli enti locali per i quali ricorrano, anche in tal caso, specifici presupposti stabiliti dalle nuove disposizioni (comma 435); alla previsione di un più ampio periodo temporale (dal triennio ora previsto ad un quinquennio) per l´effettuazione delle misure di riduzione delle spese correnti cui sono tenuti gli enti che accedano al Fondo di rotazione per la stabilità finanziaria degli enti locali (comma 436). Con analoghe finalità sono state estese anche al 2017 alcune disposizioni già vigenti in tema di rinegoziazione dei mutui, costituite: - dalla possibilità di utilizzare le risorse derivanti da operazioni di rinegoziazione di mutui, nonché dal riacquisto dei titoli obbligazionari emessi, senza vincoli di destinazione; - dal consentire di realizzare le operazioni di rinegoziazione di mutui anche in corso di esercizio provvisorio, fermo restando l´obbligo di effettuare le relative iscrizioni nel bilancio di previsione; - dalla facoltà per le province e le città metropolitane di rinegoziare le rate di ammortamento dei mutui, consentita solo per le rate in scadenza nell´anno 2015-2016 ed ora estesa anche a quelle in scadenza nel 2017 (commi 440-442).
Sempre in tema di riduzione di spesa è stata introdotta una disposizione (comma 459) tesa a meglio regolamentare la ripartizione delle riduzioni di spesa previste da alcune disposizioni vigenti nel caso in cui l´aggregato di spesa di riferimento gravi su comuni capofila di funzioni e servizi in forma associata,
Misure finanziarie per le regioni
I commi 524-526 dispongono che le Regioni che hanno ottenuto anticipazioni per il pagamento dei debiti pregressi maturati entro il 31 dicembre 2013 per importi superiori rispetto ai pagamenti effettivamente effettuati, possono utilizzare le risorse eccedenti per il pagamento dei debiti in essere alla data del 31 dicembre 2014. A tal fine le amministrazioni sono tenute a trasmettere formale certificazione dell´avvenuto pagamento dei debiti entro il 28 febbraio 2017. Le risorse, ricevute a titolo di anticipazione, non rendicontate entro il 31 marzo 2017, devono essere restituite allo Stato entro il successivo 30 giugno. Con una modifica disposta durante l´esame alla Camera, tra i soggetti destinatari della disposizione è stata inserita la gestione commissariale della regione Piemonte, che, si rammenta, è considerata anche nei commi 521-523, laddove si ridefiniscono in diminuzione - riallineandoli alla effettiva misura degli stessi che si è di fatto riscontrata - gli oneri a carico della regione nei confronti della gestione in questione.
I commi 527-528 estendono al 2020 i due contributi alla finanza pubblica già previsti sino al 2019, uno a carico delle Regioni a statuto ordinario e l´altro a carico dell´intero comparto delle Regioni (incluse le Regioni a statuto speciale) e delle Province autonome. Pertanto il primo contributo, pari attualmente a complessivi 4.202 milioni euro annui e da corrispondere fino al 2019, andrà versato anche nel 2020, ed analogamente avverrà per quello di 5.480 milioni a carico delle autonomie speciali. L´ammontare complessivo dei due contributi, che al netto delle risorse (circa 2.000 milioni) rinvenienti dal settore sanitario è pari a 7.682 milioni, determina nel 2020 un corrispondente miglioramento dei saldi di finanza pubblica in tale anno.
Regole contabili di favore per gli investimenti
Il provvedimento, ai commi da 485 a 508, assegna agli enti locali spazi finanziari fino a complessivi 700 milioni annui, di cui 300 destinati ad edilizia scolastica, ed alle regioni fino a complessivi 500 milioni annui, per l´effettuazione di spese di investimento, disciplinando nel contempo i requisiti necessari per l´ottenimento delle risorse stanziate da parte degli enti richiedenti. Tali requisiti- che qui non si dettagliano - vengono stabiliti con il fine di favorire la realizzazione di investimenti prioritariamente attraverso l´utilizzo, da parte degli enti interessati, delle risorse proprie derivanti dai risultati di amministrazione degli esercizi precedenti e dal ricorso al debito. In tal modo agli spazi in questione concerneranno prevalentemente gli enti locali virtuosi, quelli cioè che non riescono ad utilizzare gli avanzi di amministrazione rispettando nel contempo il saldo di equilibrio di bilancio, a causa dei limitati importi iscritti nel fondo crediti di dubbia esigibilità: circostanza questa rinvenibile presso quegli enti che iscrivono in bilancio entrate in gran parte di effettiva esigibilità. Nell´ambito dei criteri di priorità previsti nella norma in ordine all´assegnazione degli spazi finanziari agli enti, nel corso dell´esame presso la Camera dei deputati è stato un ulteriore criterio relativo ai comuni istituiti a seguito di fusione, nonché a quelli con popolazione inferiore ai mille abitanti
Rapporti con le autonomie speciali
I commi da 509 a 516 danno attuazione normativa a quanto concordato tra il Governo e la Regione siciliana in materia finanziaria con l´accordo del 20 giugno 2016. In particolare si stabilisce che la regione per l´anno 2017, ai fini del concorso agli obiettivi di finanza pubblica, deve ottenere un saldo positivo non inferiore a 577,5 milioni di euro e a decorrere dal 2018, un saldo non negativo calcolato con le regole del pareggio di bilancio. I successivi commi 2-5 riguardano le misure di riduzione della spesa corrente regionale che la Regione si è impegnata a realizzare, in misura non inferiore al 3 per cento annuo dal 2017 al 2020, e rideterminano la misura - e la modalità di calcolo - della compartecipazione regionale all´IRPEF che passa dai 10 decimi calcolati con il metodo dei riscosso (a legislazione vigente, prima dell´accordo) ai 6,74 decimi per il 2017 e ai 7 decimi a decorrere dal 2018, calcolati con il metodo del ´maturato´. La modifica comporta un incremento delle entrate regionali pari a 1.400 milioni di euro per il 2017 e circa 1.685 milioni di euro a decorrere dal 2018.
Quanto alla Regione Valle d´Aosta il comma 517, a seguito alla sentenza della Corte costituzionale n. 125 del 2015, stabilisce la restituzione alla regione delle somme che lo Stato aveva trattenuto a titolo di concorso alla riduzione del fabbisogno sanitario per gli anni dal 2012 al 2015. Viene poi attribuito (comma 518) alla Regione Valle d´Aosta l´importo complessivo di 448,8 milioni di euro a compensazione definitiva della perdita di gettito subita dalla Regione in conseguenza della diversa determinazione dell´accisa sull´energia elettrica e sugli alcolici.
Infine per la Regione Venezia Giulia, i commi 519 e 520 stabiliscono – dando seguito alla sentenza della Corte costituzionale n. 188 del 2016 - la necessità dell´intesa per la quantificazione delle spettanze della Regione Friuli-Venezia Giulia (per i comuni del proprio territorio) e dello Stato in relazione alle variazioni di gettito conseguenti le modifiche dell´imposizione locale immobiliare (IMU), sia in relazione agli anni 2012-2015, sia per gli anni 2016-2020. Nelle more della definizione dell´intesa, il comma 12 quantifica provvisoriamente le spettanze dello Stato in 72 milioni di euro annui. Durante l´esame presso la Camera dei deputati è stata inserita una disposizione (comma 534) con cui è stata attribuita alla Regione medesima, a decorrere dal 2017, l´imposta provinciale di trascrizione, che, attualmente di spettanza delle province, viene ora così trasferita a seguito del riordino territoriale operato dalla Regione, che ha soppresso le province quali enti titolari di funzioni amministrative, e che potrà attribuirla all´ente titolare di funzioni amministrative.
Sono stati altresì introdotti i commi da 502 a 505, riguardanti le Province autonome di Trento e di Bolzano. Le norme, con esplicito riferimento all´art. 104 dello Statuto (D.P.R. 670/1972) che lo consente, apportano modifiche all´ordinamento finanziario delle due Province autonome con l´accordo delle stesse. In particolare vengono disciplinate e quantificate separatamente dal resto delle regioni l´assegnazione di spazi finanziari per investimenti, per un importo, per ciascuna Provincia, di 70 milioni di euro per il 2017 e 50 milioni di euro per ciascun anno dal 2018 al 2030, disponendosi contestualmente copertura degli oneri. Viene infine stabilito che il concorso alla finanza pubblica a carico delle due province autonome, consistente in contributi a carico delle Province medesime, potrà essere realizzato anche attraverso compensazioni a valere su somme dovute dallo Stato a qualsiasi titolo (con esclusione dei residui passivi perenti).
Giustizia
Con riguardo al settore della giustizia, il disegno di legge interviene su diversi aspetti, quali:
la proroga al 31 dicembre 2017 della possibilità per gli uffici giudiziari di continuare ad avvalersi del personale comunale per le attività di custodia, telefonia, riparazione e manutenzione ordinaria, nonostante il passaggio dai comuni allo Stato delle spese di funzionamento delle sedi giudiziarie previsto dalla legge di stabilità 2015 (comma 14);
l´allungamento dei termini di legge per il ritrasferimento obbligatorio degli immobili ceduti alle imprese, in seno a procedure giudiziarie, con imposizione indiretta agevolata (comma 32);
la modifica della legge fallimentare inerente un possibile piano di pagamento parziale o rateale dei crediti tributari e contributivi in sede di concordato preventivo o di accordo di ristrutturazione dei debiti; il piano può riguardare anche l´IVA (comma 81);
l´inclusione tra i beneficiari del Fondo sperimentale presso il Ministero del lavoro (di reintegro all´INAIL della copertura assicurativa di malattie e infortuni) dei soggetti coinvolti in attività in favore di ammessi al lavoro di pubblica utilità in quanto: imputati ammessi alla prova nel processo penale; condannati per guida in stato di ebbrezza o sotto effetto di sostanze stupefacenti; tossicodipendenti condannati per un reato in materia di stupefacenti, in caso di "lieve entità" (commi 86-87);
l´istituzione di un Fondo per il finanziamento di investimenti in materia di infrastrutture e trasporti, difesa del suolo e dissesto idrogeologico, ricerca e innovazione tecnologica, nonché edilizia pubblica. Tra i settori destinati a essere finanziati tramite il Fondo è compresa l´informatizzazione dell´amministrazione giudiziaria; le risorse stanziate per l´informatizzazione dei servizi della giustizia si ricollegano essenzialmente all´avvio del processo telematico (comma 140);
una disciplina di maggior favore per l´indennizzo dei figli della vittima di omicidio commesso dal coniuge (o dall´ex coniuge) nonché da persona che ad essa è stata legata da relazione affettiva (comma 146);
l´autorizzazione al prolungamento di ulteriori 12 mesi (quindi per tutto il 2017) - a domanda - del periodo di perfezionamento che può essere svolto, nell´ambito dell´ufficio per il processo, dai cd. precari della giustizia (lavoratori cassintegrati, in mobilità, socialmente utili e disoccupati) cioè i soggetti che hanno completato il tirocinio formativo presso i medesimi uffici, già previsto dalla legge di stabilità 2013 (commi 340-343);
la destinazione al fondo per l´indennizzo delle vittime di reati intenzionali violenti (anziché alla cassa delle ammende) delle risorse derivanti dalle sanzioni pecuniarie civili di cui al D.Lgs. n. 7 del 2016, la cui riscossione coattiva è affidata a Equitalia Giustizia (commi 351-352);
il finanziamento di 5 mln di euro all´anno, nel triennio 2017-2019, del Fondo per le pari opportunità, da destinare alle attività di sostegno e potenziamento dell´assistenza alle donne vittime di violenza e dei loro figli, attraverso il rafforzamento della rete dei servizi territoriali e dei centri antiviolenza e delle case rifugio previsto dal Piano d´azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere, di cui al DL n. 93 del 2013. (comma 359);
l´aumento di 5 mln delle risorse del Fondo per le misure anti tratta (comma 371);
l´assunzione con contratto a tempo indeterminato di 1.000 unità di personale amministrativo non dirigenziale nei ruoli dell´amministrazione giudiziaria; la selezione avverrà sia bandendo nuovi concorsi che attingendo a graduatorie ancora valide; tali assunzioni si aggiungono a quelle straordinarie, a tempo indeterminato (di ulteriori 1.000 unità di analogo personale) previste dalla legge n. 161/2016, di conversione del D.L. n. 117/2016 (comma 372);
il rifinanziamento del Fondo (previsto dall´art. 1, comma 132 della legge 107/2015) per i pagamenti in esecuzione di provvedimenti giurisdizionali aventi ad oggetto il risarcimento dei danni conseguenti alla reiterazione di contratti a termine per una durata complessiva superiore a 36 mesi (anche non continuativi) su posti vacanti e disponibili (comma 375);
l´aumento di 5 mln, per il 2017, delle risorse del Fondo per le adozioni internazionali (comma 590);
la destinazione al finanziamento degli interventi di decontaminazione e bonifica delle somme che saranno eventualmente confiscate alle società del gruppo ILVA, in applicazione dell´art. 19 del decreto legislativo n. 231 del 2001 (sulla responsabilità amministrativa degli enti), nell´ambito di procedimenti penali per reati ambientali avviati prima del commissariamento del gruppo (comma 607);
viene assicurata- a fini di prevenzione del terrorismo e dei reati gravi, in attuazione della Direttiva 2016/68/UE - la copertura finanziaria (nel triennio 2017-2019) per la realizzazione, gestione e manutenzione della piattaforma informatica sull´uso dei dati dei codici di prenotazione nel settore del trasporto aereo (PNR) (comma 608);
la predisposizione da parte dell´Agenzia nazionale di una strategia nazionale per la valorizzazione dei beni e delle aziende confiscati alla criminalità organizzata, sulla cui attuazione l´Agenzia deve relazionare annualmente il CIPE. In tale ambito, è previsto un incremento delle risorse assegnate alle aziende per assicurare loro la continuità e l´accesso al credito bancario, il sostegno agli investimenti e agli oneri necessari per gli interventi di ristrutturazione aziendale e la tutela dei livelli di occupazione (commi 611-612).
Immigrazione
Il disegno di legge di bilancio reca alcuni interventi in materia di immigrazione.
In primo luogo, per far fronte alle esigenze di accoglienza connesse al massiccio afflusso di immigrati, viene introdotta la facoltà di destinare le risorse relative ai programmi operativi cofinanziati dai fondi strutturali e di investimento europei per il periodo 2014-2020, nel limite massimo di 280 milioni di euro, alle attività di trattenimento, accoglienza, inclusione e integrazione degli immigrati, oltre quelle già stanziate nella sezione II del bilancio (art. 1, comma 630).
La sezione II del disegno di legge di bilancio opera, a sua volta, un rifinanziamento di 320 milioni di euro per il 2017 per le attività di trattenimento ed accoglienza degli immigrati (cap. 2351/2 dello stato di previsione del Ministero dell´interno – tabella 8).
Nel complesso, le previsioni di spesa a legislazione vigente per la missione n. 27 "Immigrazione, accoglienza e garanzia dei diritti" ammontano a circa 2.864 milioni di euro.
Inoltre, con la finalità di rilanciare il dialogo e la cooperazione con i Paesi africani d´importanza prioritaria per le rotte migratorie si prevede l´istituzione di un Fondo per l´Africa presso il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, con una dotazione di 200 milioni di euro per l´anno 2017 (art. 1, comma 621).
Infrastrutture, trasporti e comunicazioni
Infrastrutture
Si prevede, in primo luogo, l´istituzione, nello stato di previsione del Ministero dell´economia e delle finanze, di un Fondo destinato a finanziare interventi in materia, tra l´altro, di trasporti e viabilità, nonché infrastrutture ed edilizia pubblica. Il Fondo ha una dotazione di 1.900 milioni di euro per l´anno 2017, 3.150 milioni per l´anno 2018, 3.500 milioni per l´anno 2019 e 3.000 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2020 al 2032 (art. 1, comma 140). Nel corso dell´esame presso la Camera dei deputati, sono stati ulteriormente integrati e dettagliati i settori oggetto di finanziamento allo scopo di: ricomprendere, oltre ai trasporti e alla viabilità, anche la mobilità sostenibile, la sicurezza stradale, la riqualificazione e l´accessibilità delle stazioni ferroviarie, nonché inserire gli investimenti per la riqualificazione urbana e per la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia e l´eliminazione delle barriere architettoniche. Tra le finalità del fondo è stata inoltre inserita, a seguito delle modifiche parlamentari, la soluzione delle questioni oggetto di procedure di infrazione europea.
Sono state, altresì, inserite specifiche disposizioni volte a regolare la liquidazione della società Expo 2015 e ad attuare il progetto di valorizzazione dell´area Expo 2015 (art. 1, commi 126-139), che prevedono tra l´altro:
la nomina di un Commissario Straordinario per la liquidazione della società EXPO 2015 S.p.A. in liquidazione;
la disciplina dei contributi per la liquidazione della società, posti a carico dei soci;
la destinazione di 8 milioni di euro per il 2017 per l´avvio delle attività di progettazione per il trasferimento dei dipartimenti scientifici dell´Università di Milano;
la possibilità, per gli enti pubblici non economici strumentali degli enti locali e regionali soci di Expo 2015 S.p.A. di assumere personale a tempo determinato in deroga ai vincoli assunzionali e finanziari vigenti.
Ulteriori disposizioni sono finalizzate a destinare 7 milioni di euro per il 2017 al Fondo per l´attuazione del Piano nazionale per le città (art. 1, comma 601) e ulteriori risorse disponibili, a valere sul Fondo per lo sviluppo e la coesione, al Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie (art. 1, comma 141), nonché 20 milioni di euro, per ciascuno degli anni dal 2017 al 2021, all´adeguamento della rete viaria interessata dal progetto sportivo delle finali di coppa del mondo di sci del marzo 2020 e dei campionati mondiali di sci alpino del febbraio 2021 (art. 1, comma 604).
Da ultimo, si prevede l´introduzione di una disciplina volta a destinare, a partire dal 1° gennaio 2018, esclusivamente e senza vincoli temporali, i proventi dei titoli abilitativi edilizi e delle sanzioni in materia edilizia a una serie di interventi, tra i quali la realizzazione e la manutenzione ordinaria e straordinaria delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria, il risanamento di complessi edilizi compresi nei centri storici e nelle periferie degradate, il riuso e la rigenerazione, nonché la demolizione di costruzioni abusive (art. 1, comma 460).
Trasporti
Con riferimento al settore dei trasporti si prevede nella prima sezione, l´istituzione di un piano strategico della mobilità sostenibile, incrementando le risorse attribuite al Fondo finalizzato all´acquisto, alla riqualificazione elettrica o al noleggio dei mezzi adibiti al trasporto pubblico locale e regionale ed estendendone le finalità. In particolare è incrementata la dotazione del citato Fondo, istituito dall´articolo 1, comma 866, della legge 28 dicembre 2015, n. 208 (legge di stabilità 2016) per l´anno 2019 di 200 milioni di euro e per gli anni dal 2020 al 2033, di 250 milioni di euro per ciascun anno. Le risorse attribuite al Fondo possono essere destinate anche al finanziamento delle relative infrastrutture tecnologiche di supporto. Si prevede infine l´attribuzione di 2 milioni di euro per l´anno 2017 e 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2018 e 2019 finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese produttrici di beni e servizi nella filiera dei mezzi di trasporto pubblico su gomma e dei sistemi intelligenti per il trasporto. A valere su queste ultime risorse possono essere stipulate convenzioni con l´Agenzia nazionale per l´attrazione degli investimenti – INVITALIA nonché con dipartimenti universitari specializzati sulla mobilità sostenibile per analisi e studi in ordine a costi/benefici degli interventi previsti e ai fabbisogni territoriali (art. 1, commi 613-615).
E´ stato inoltre previsto, sotto il profilo delle modifiche fiscali, nel corso dell´esame presso la Camera dei deputati, l´assoggettamento all´IVA al 5%, a far data dal primo gennaio 2017, dei servizi di trasporto urbano di persone effettuati per via marittima, lacuale, fluviale e lagunare precedentemente esenti dall´imposta, precisando che la tariffa amministrativa per i servizi di trasporto marittimo, lacuale, fluviale e lagunare sia comunque comprensiva dell´imposta sul valore aggiunto (art. 1, commi 33-35). E´ stata inoltre introdotta la facoltà di pagamento cumulativo della tassa automobilistica di proprietà per le aziende con flotte e camion di cui siano proprietarie, usufruttuarie, acquirenti con patto di riservato dominio ovvero utilizzatrici in leasing (art. 1, comma 38).
In continuità con quando disposto dalla legge di stabilità per il 2016 (art. 1, comma 640 della legge n. 208 del 2015) è stata autorizzata l´ulteriore spesa di 13 milioni di euro per il 2017, di 30 milioni di euro per il 2018 e 40 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2019 al 2024 per lo sviluppo del sistema nazionale di ciclovie turistiche. Tali risorse saranno destinate alla realizzazione di progetti individuati con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti (art. 1, comma 144 e 145). Si ricorda che, con la legge di stabilità per il 2016, erano stati autorizzati 17 milioni di euro per l´anno 2016 e 37 milioni di euro per ciascuno degli anni 2017 e 2018.
È stato previsto infine il finanziamento della linea ferroviaria Ferrandina-Matera. Si dispone in particolare un´autorizzazione di spesa di 10 milioni di euro per l´anno 2017, 32 milioni di euro per l´anno 2018 e 42 milioni di euro per gli anni dal 2019 al 2022 quale contributo al Nuovo contratto di programma parte investimenti 2017 – 2021 di Rete ferroviaria italiana per la realizzazione del citato intervento infrastrutturale (art. 1, comma 591).
Nella sezione seconda l´intervento più rilevante riguarda una riduzione di risorse per l´anno 2017 (-345 milioni di euro) rispetto alle previsioni iniziali a legislazione vigente 2017 (erano 4.112,17 milioni di euro), relativamente al programma 13.8 "Sostegno allo sviluppo del trasporto". Tali risorse sono destinate ad investimenti sulla rete tradizionale e per il sistema alta velocità, nonché a trasferimenti correnti per i contratti di servizio per il trasporto passeggeri e merci. Una ulteriore riduzione è prevista sull´anno 2019 (-1.400 milioni di euro) a fronte di uno stanziamento aggiuntivo di 500 milioni di euro per l´anno 2018. Dall´esame dell´allegato conoscitivo si rileva come il definanziamento di 1.400 milioni di euro per il 2019 consista in una riprogrammazione della spesa con un´anticipazione al 2018 di 100 milioni di euro e un differimento dei restanti 1.300 milioni ad una fase successiva al 2019. Gli ulteriori interventi previsti nella sezione seconda sono di modesto impatto finanziario.
Comunicazioni
Si prevede il rinnovo dei diritti d´uso delle frequenze della telefonia mobile GSM (banda 900 Mhz) e UMTS (1800 Mhz) in scadenza, con autorizzazione al cambio di tecnologia (cosiddetto refarming) e il rinnovo fino al 2029 dei diritti d´uso con pagamento in un´unica soluzione, entro il 30 settembre 2017, dei contributi per il loro utilizzo, maggiorati del 30 per cento.
La disposizione prevede anche che i diritti d´uso delle frequenze per i quali il Ministero non riceva istanze o per le quali non vengano concesse proroghe siano assegnati con una gara pubblica la cui base d´asta è ulteriormente accresciuta del 10 per cento, rispetto al valore precedentemente indicato. I maggiori introiti previsti per il 2017 da tali disposizioni sono quantificati in 2.010 milioni di euro (articolo 1, commi 568-575).
Misure per la crescita e politiche fiscali
Sotto il profilo degli interventi fiscali, si segnala in primo luogo il rinvio al 2018 degli aumenti IVA introdotti dalla legge di stabilità 2015 - cd. clausola di salvaguardia - con la contestuale eliminazione degli aumenti di accise introdotti dalla legge di stabilità 2014 con riferimento al 2017 e 2018. Da tali misure il Governo stima che derivi una riduzione della pressione fiscale per 15.133 milioni di euro nel 2017.
È inoltre introdotto un nuovo aumento dell´aliquota IVA di 0,9 punti percentuali dal 1° gennaio 2019 (cioè fino al 25,9 per cento, qualora nel 2018 non si provveda a sterilizzare il previsto aumento del 3 per cento).
Oltre agli interventi in materia di riscossione, recupero dell´evasione, razionalizzazione degli obblighi di comunicazione (spesometro), definizione agevolata e voluntary disclosure, già contenuti nel decreto-legge n. 193 del 2016, collegato alla manovra, si segnalano alcune misure del disegno di legge volte a rafforzare il contrasto all´evasione fiscale ovvero a generare maggiori entrate:
tracciabilità dei prodotti sottoposti ad accisa e requisiti più stringenti per la gestione dei depositi fiscali (commi 536-537);
obbligo di pagamento tracciabile per i corrispettivi dovuti per prestazioni relative ad appalti di opere o servizi resi ai condomini. Sono altresì fissate le sanzioni per la contravvenzione a tali obblighi. (comma 36, introdotto durante l´esame alla Camera);
possibilità di emettere la nota di credito IVA, nel caso di mancato pagamento connesso a procedure concorsuali, solo una volta che dette procedure si siano concluse infruttuosamente (comma 567);
quantificazione in 1.600 milioni di euro per il 2017 delle maggiori entrate derivanti dalla voluntary disclosure (comma 633).
Le risorse complessivamente reperite sono destinate, secondo quanto chiarito dal Governo, al finanziamento dei provvedimenti a sostegno della competitività delle imprese e della crescita economica.
In tale contesto assume specifica rilevanza l´introduzione dell´imposta sul reddito d´impresa - IRI, già prevista dalla legge di delega fiscale (articolo 11 della legge n. 23 del 2014) rivolta agli imprenditori individuali ed alle società in nome collettivo ed in accomandita semplice in regime di contabilità ordinaria, previa opzione in tal senso. Essa si calcola sugli utili trattenuti presso l´impresa mediante applicazione dell´aliquota unica IRES al 24 per cento.
Contestualmente è modificata anche la disciplina in materia di aiuto alla crescita economica (ACE): da un lato è diminuita l´aliquota percentuale utilizzata per il calcolo del rendimento nozionale del nuovo capitale proprio, in considerazione dell´andamento dei tassi di interesse; dall´altro lato, la misura è estesa alle persone fisiche, alle società in nome collettivo ed a quelle in accomandita semplice in regime di contabilità ordinaria (commi 547-553).
Tra i numerosi interventi fiscali agevolativi o, comunque, destinati a promuovere il rafforzamento della crescita economica, si segnalano in particolare le seguenti misure (alcune delle quali già descritte nelle specifiche politiche di settore):
proroga al 31 dicembre 2017 dell´ecobonus, valevole sino al 2021 per le parti comuni degli edifici condominiali