Un giudice ritardatario è stato assolto dal CSM anche se ha depositato una sentenza dopo cinque anni.
Tra le motivazioni addotte dal giudice supremo dei giudici: "Nessun avvocato aveva mai protestato per questi ritardi".
Spettacolo. Alla fine della fiera la colpa è degli avvocati. Magistrati vi adoro. E' giusto. Noi ci meritiamo di essere sempre considerati come a scuola.
Appena l'insegnante di italiano entrava mi sbatteva fuori: "Pezzini vai fuori, non mi piace la tua faccia".
"Signora, è l'unica che ho".
Così, per i magistrati, se qualcuno dei loro sbaglia laddove gli avvocati avrebbero la possibilità di ribellarsi, la colpa diventa la nostra. E se alla fine fosse davvero così?
I dubbi mi assalgono.
Se gli avvocati – penso tra me e me – avessero cominciato a far casino, a strepitare, a fare esposti, forse quel giudice avrebbe depositato i propri provvedimenti con una lena maggiore.
Con regolarità. Nei termini. Quelli del codice ? Mah.
Non so cosa dire. Non so cosa pensare. Penso a noi. Penso a me.
Sono anni che sopporto altrettanti anni di attesa prima di scorgere all'orizzonte una sentenza da Tizio, Mevio e Sempronio.
Non ho mai mosso una rimostranza.
Non mi sono mai permesso.
Che cazzo avrei dovuto dire?
"Scusi Giudice, ma lei cosa aspetta a depositare quella mia sentenza?"
"Lei mi stra danneggiando?"
"I miei clienti se ne vanno perchè lei è un pelandrone?"
Una volta un PM mi disse: "Guardi che qui dentro abbiamo migliaia di fascicoli, è naturale che certi si prescrivano".
Per me è naturale che non debba dire nulla ad un giudice. Lui sa cosa deve fare. O dovrebbe saperlo. Non glielo devo certamente ricordare io che ha dei tempi da rispettare.
Io ho i miei. Me li guardo e me li soffro.
Tu, giudice, pensa ai tuoi e non mettermi in mezzo.
Perciò, cosa siamo noi per essere tacciati di servilismo, di ignavia, di accidia, e di tutto ciò che volete se solo non protestiamo?
Noi siamo gli avvocati, voi siete i giudici. Ognuno pensi ai propri tempi.
I termini sono perentori per tutti, quando sono previsti dalla legge.
Lasciateci perdere a noi avvocati se non c'entriamo.
Rendete i termini per il deposito delle sentenze perentori e che non ci rompano più i coglioni.
Ma come vi permettete di dire che noi avvocati non abbiamo protestato e quindi il reato o l'illecito civile non si è perfezionato?
Mi rifiuto di farmi considerare una esimente anomala e teratologica quando sono soltanto una persona che fa il suo mestiere.
Vergognatevi non per una sentenza del genere, ma per aver tirato in ballo gli avvocati a sproposito.
Vergognatevi, e fate il vostro lavoro come noi facciamo il nostro.
Quando si sbaglia si sbaglia e basta.
Si paga e non si chiedono vie d'uscita.
Nessuna cortesia all'uscita.