Di Redazione su Domenica, 20 Dicembre 2015
Categoria: Istituzioni

L´Italia in prima linea contro il finanziamento al terrorismo

Rafforzata l´azione internazionale e dei singoli stati nell´applicazione delle misure di congelamento e nella criminalizzazione più ampia possibile del reato.




Il Ministro Pier Carlo Padoan è intervenuto in data 18 dicembre 2015 alla riunione straordinaria del Comitato di Sicurezza Finanziaria, la “cabina di regia” sull’antiriciclaggio e la lotta al finanziamento del terrorismo, presieduta dal Direttore Generale del Tesoro, Vincenzo La Via.

Si orecisa nel comunicato diramato dal Mef che il Comitato di Sicurezza dell’ONU ha approvato una nuova risoluzione contro l’ISIL diretta a rafforzare l’azione internazionale e dei singoli stati nell’applicazione delle misure di congelamento e nella criminalizzazione più ampia possibile del reato di finanziamento al terrorismo.

L’Italia è stata co-sponsor della Risoluzione.

La riunione odierna, indetta nel formato allargato e ai massimi livelli, esprime la determinazione del MEF di fare proprie le risoluzioni ONU, assicurando il lavoro di intelligence sull’individuazione di operazioni sospette e degli strumenti finanziari potenzialmente utilizzabili, anche nel nostro Paese, per il riciclaggio e il finanziamento del terrorismo.

La riunione è stata anche l’occasione per condividere le positive valutazioni espresse sugli standard italiani antiriciclaggio dal Fondo Monetario Internazionale che ha recentemente concluso il suo esercizio di valutazione del sistema Italia i cui risultati saranno resi noti nel dettaglio a gennaio prossimo.

Cosa è il CSF?

Il Comitato di Sicurezza Finanziaria (CSF) ha il compito di monitorare il funzionamento del sistema di prevenzione e di sanzioni del finanziamento del terrorismo e del riciclaggio. Esso si pone come il punto di raccordo fra tutte le amministrazioni ed enti operanti in questo settore.
Presieduto dal Direttore Generale del Tesoro, è composto da rappresentanti del Ministero dell’Interno, del Ministero della Giustizia, del Ministero Affari Esteri, della Banca d’Italia, della Commissione nazionale per le società e la borsa, dell’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo, dell’Unità di informazione finanziaria, della Guardia di Finanza, della Direzione investigativa antimafia, dell’Arma dei Carabinieri e della Direzione nazionale antimafia.

Fonte: Quotidiano della p.a.