Di Redazione su Martedì, 19 Dicembre 2017
Categoria: Avvocatura, Ordini e Professioni

Intimidazione ad Avvocato Vallone, Camera Penale Trapani indice assemblea straordinaria

Una gravissima intimidazione a un avvocato di Alcamo, con un tentato incendio doloso alla sua abitazione consumato nelle ultime ore, ed un assemblea straordinaria indetta dalla camera penale per valutare le determinazioni da assumere convocata per mercoledì 20 dicembre presso il Consiglio dell´Ordine degli Avvocati, al Palazzo di Giustizia di via XXX Gennaio, Trapani.

Una assemblea aperta oltre che agli Avvocati, anche ai Magistrati, per discutere sull´intimidazione avvenuta ai danni dell´avvocato Antonino Vallone. Ecco la nota dell´avvocato Salvatore Alagna, presidente della Camera Penale di Trapani:

"Ennesimo attentato a un Avvocato, bersaglio questa volta Antonino Vallone del Foro di Trapani, con studio in Alcamo. Ignoti malviventi hanno appiccato il fuoco al portone dello Studio ove, con altri colleghi, esercita la professione.
Ennesimo attacco all´Avvocatura, ennesimo episodio sintomatico di una mentalità generalizzata che o individua nel difensore la causa delle proprie disgrazie o, negli avvocati, i difensori di delinquenti – rammento le minacce a difensori di persone incolpate di reati eclatanti di sangue e di violenza – ignorando che l´Avvocato, al di là dell´esito del suo impegno professionale, è e resta il paladino dei diritti di chiunque a lui si affida. Occorre comprendere che l´Avvocatura ha due priorità da perseguire e cioè l´assoluta dedizione agli interessi dei propri Assistiti e l´assoluta lealtà alla Legge e ai doveri deontologici. Priorità che, contemperandosi, fanno assurgere l´Avvocatura a custode di Legalità.
L´incomprensione, da parte di taluni, di siffatti criteri, porta a condotte come quella subita dall´Avvocato Vallone e dai suoi colleghi di Studio ma anche da tanti altri Avvocati che finiscono per pagare il prezzo della loro dedizione al dovere professionale.
La Camera Penale "G. Rubino" di Trapani stigmatizza queste aberrate condotte, denunciando il pericolo di un preciso disegno finalizzato a intimidire l´Avvocatura e, contestualmente, intende ribadire il suo impegno a proseguire fermamente nel suo impegno professionale, in piena osservanza della legalità della quale l´Avvocatura, sinceramente, si sente tutore".

Secondo una delle prime ricostruzioni, quella del Giornale di Sicilia, con un articolo scritto da Massimo Provenza il 17 dicembre, poche ore dopo l´attestato, l´incendio era apparso subito di evidente matrice dolore e si era verificato poco dopo le 6 del mattino ai danni del portone d´ingresso della palazzina sede dello studio legale in via Santissimo Salvatore 35, affacciandosi sulla piazzetta Trinità, in centro storico di Alcamo.
«Qualcuno ha ammucchiato dei rifiuti davanti al portone e, servendosi di una bottiglia contenente liquido infiammabile, ha dato fuoco - ha raccontato ai giornalisti Antonino Vallone -. I primi ad accorgersi dell´incendio sono stati, infatti, dei ragazzi che lavorano alla Protezione civile e che hanno quindi immediatamente chiamato i Vigili del fuoco».


Le fiamme, altissime, hanno danneggiato non soltanto il portone ma anche attigue parti in muratura, l´intonaco dell´edificio, una finestra al primo piano e i cavi esterni della rete telefonica e dell´elettricità, con conseguenti disagi pure per chi esercita attività lì accanto.