Di Redazione su Sabato, 23 Marzo 2019
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Intascano risarcimento e non pagano l'avvocato, lui li denuncia e il giudice li rinvia a giudizio: appropriazione indebita

Altro che decreti ingiuntivi interminabili o altri procedimenti, dall'esito incerto, per tutelare le proprie ragioni di credito nei confronti di clienti, che, ottenute le prestazioni legali da loro richieste, si danno a precipitosa fuga. Altro che una ridda di lettere, di diffide, di chiamate telefoniche dirette o per interposta persona.

Da questo momento, lo si sappia, esiste una strada molto più efficace per ottenere, quantomeno in alcune ma ricorrenti ipotesi, un tempestivo pagamento dei propri onorari, quella di una bella denuncia nei confronti del cliente moroso. 

È quanto ultimamente accaduto a Lucca, con una coppia che, come rivela Lucca in diretta, un periodico locale, subirà prossimamente un processo a seguito della denuncia per appropriazione indebita formulata dal legale dei due, che non aveva sopportato che, ho ottenuto il risarcimento per il quale aveva posto in essere le proprie prestazioni professionali, la coppia si era nebulizzata come neve al sole, e si era quindi direttamente portato negli uffici della polizia giudiziaria.

I fatti sono raccontati, sia pure in maniera sintetica, dall'organo di stampa. Un anno fa i due subiscono un sinistro stradale e per essere tutelati si rivolgono ad un avvocato. Questi si adopera al meglio delle sue possibilità per fare conseguire alla coppia il risarcimento, che in effetti è ottenuto, e la coppia lucchese incamera quanto pattuito tra l'avvocato e la compagnia di assicurazione dopo aver firmato la quietanza e ricevuto l'assegno via posta. Quietanza contenente con precisione l'importo delle due voci: la somma del risarcimento e quella costituente l'onorario spettante all'avvocato, che però non ma i due, incassato l'assegno, non viene a lui liquidata. Siamo alla conclusione. L'avvocato stanco di attendere denuncia i due, la Procura espleta le indagini a seguito delle quali il giudice decide di disporre il rinvio a giudizio per appropriazione indebita. L'8 novembre il processo in cui potranno far valere le proprie ragioni, sempre che troveranno un avvocato disponibile a dare loro... credito!