Di Redazione su Domenica, 16 Febbraio 2020
Categoria: I classici della pedagogia

Immanuel Kant: "Educare è un'arte"

 Immanuel Kant (Königsberg, 22 aprile 1724Königsberg, 12 febbraio 1804) è stato un filosofo tedesco. Fu il più importante esponente dell'Illuminismo tedesco, anticipatore degli elementi fondanti della filosofia idealistica e della modernità. Autore di una vera e propria rivoluzione filosofica ("rivoluzione copernicana"), con lui la filosofia perde l'aspetto dogmatico metafisico tradizionale ed assume i caratteri di una ricerca critica sulle condizioni del conoscere.

Uno dei principali contributi della dottrina kantiana è l'aver superato la metafisica dogmatica operando una rivoluzione filosofica tramite una critica della ragione che determina le condizioni e i limiti delle capacità conoscitive dell'uomo nell'ambito teoretico, pratico ed estetico. Questi ambiti non sono scelti casualmente ma sono per Kant corrispondenti alle tre principali questioni cui la filosofia deve provare a rispondere, ovvero "Che cosa posso sapere?; Che cosa devo fare?; Che cosa ho diritto di sperare?"

La Critica della ragion pura, pubblicata in prima edizione nel 1781, e in una seconda edizione, fortemente rielaborata in alcune parti nel 1787, produsse la più importante e radicale critica della tradizione metafisica aristotelico-tomistica e una contro-argomentazione delle famose Cinque Vie di san Tommaso d'Aquino: la ragione che pretende di parlare dell'incondizionato (Dio), cade in contraddizione.

Come si desume dalle Prefazioni, alla fondazione di una critica la cui funzione dichiarata avrebbe dovuto essere quella di gettare le fondamenta di un nuovo edificio della metafisica, poi elaborata nelle due opere La metafisica dei costumi e Primi principi metafisici della scienza della natura, questi ultimi, in particolare, ripresi e approfonditi nell'Opus postumum. Nella Prefazione alla seconda edizione della Critica della ragion pura, Kant prospetta la novità della propria opera paragonando la sua rivoluzione nel modo di pensare alla rivoluzione compiuta da Copernico, Galilei, Keplero e Newton nell'astronomia. Nella definizione del metodo del filosofare, Kant introduce il concetto del trascendentale a cui si atterrà, con notevoli ampliamenti e modifiche, anche nelle due opere successive (Critica della ragion pratica e Critica del giudizio), come pure in altri lavori posteriori. La sua attività di pensatore riguarda prevalentemente la gnoseologia, l'etica, l'estetica, la biologia, e la teologia; ma anche la logica, l'antropologia, la metafisica, la geografia fisica, la pedagogia e la fisica, interessi che coltivò durante tutta la sua attività filosofica, come documenta l'edizione dei suoi scritti editi e inediti pubblicata a cura dell'Accademia delle Scienze di Berlino a partire dal 1901.

«La pedagogia dell'educazione o è fisica [physisch] o pratica [praktisch].
L'educazione fisica [Die physische Erziehung] è quella che l'uomo ha in comune con gli animali ossia l'ammaestramento.
L'educazione pratica [Die praktische Erziehung] o morale [moralische] è quella che riguarda la cultura
che insegna all'uomo a vivere come ente libero (si chiama pratico tutto ciò che si riferisce alla libertà).
Questa è l'educazione che forma la personalità, l'educazione di un essere libero che sappia essere
autonomo e responsabile e divenire un membro attivo nella società.
L'educazione consiste:
a) nella meccanica cultura scolastica che si fonda sull'apprendimento delle nozioni e delle conoscenze
fondamentali e nella didattica (metodologia scelta dall'insegnante);
b) nella cultura pragmatica che riguarda la prudenza (compito del precettore);
c) nella cultura morale che si riferisce alla moralità.
L'uomo ha bisogno della cultura scolastica o istruzione per potersi orientare nel conseguire i suoi fini.
Questa capacità soggettiva di orientamento gli attribuisce un valore fondamentale come individuo
umano. La cultura della prudenza lo prepara a formarsi come cittadino, e da essa egli acquisisce una
capacità di inserirsi in modo attivo nel contesto sociale. L'individuo così apprende progressivamente a
muoversi nella società e nei rapporti interpersonali per conseguire i propri fini e andare incontro anche
alle esigenze degli altri. In virtù della cultura morale, egli acquista un valore come persona autonoma e
responsabile.
[...]
La parte positiva [Der positive Teil] dell'educazione fisica è la cultura [Kultur]: in virtù di essa l'uomo
si distingue dall'animale. La cultura si fonda, in particolare, sull'esercizio delle attività spirituali le quali devono essere favorite e valorizzate nei processi educativi e formativi dell'individuo fin dai primi anni dell'infanzia. La prima regola da seguire è fare a meno (nei limiti del possibile) di qualsiasi espediente artificiale o strumento meccanico o formale. In particolare, è opportuno tralasciare fin dall'inizio l'uso delle dande e del carruccio e lasciar camminare il bambino carponi, finché non impari da sé (in modo autonomo) a stare dritto: così facendo imparerà a camminare in modo molto più sicuro. Gli strumenti esterni, infatti, non fanno che rovinare le disposizioni naturali. 
[...]
Ciò che si deve tener presente nell'educazione fisica propriamente detta, ossia quella che si prende cura
del corpo, è l'esercizio, o l'uso sia dei movimenti volontari, sia degli organi dei sensi.
Nel primo caso, la cosa essenziale è che l'individuo fin dai primi anni dell'infanzia e dell'adolescenza
sia educato e abituato ad orientarsi [sich orientieren] sempre da sé: per attuare questo processo in
completa autonomia occorre una certa abilità, agilità e sicurezza; per esempio è utile che sappia
orientarsi nella natura, passare su ponti stretti, salire su vette scoscese e così via.
[...]
Gli obiettivi formativi dell'educazione fisica sono di grande utilità per il fanciullo e l'adolescente.
Questi, in rapporto alla loro forza fisica, tendono ad avere un peso minore rispetto agli adulti e tendono
ad imparare con maggiore rapidità e facilità i movimenti e l'orientamento. I fanciulli provano
spontaneamente le loro capacità e i loro limiti: così li vedremo arrampicarsi talvolta senza un motivo o
uno scopo, ma solo per il gusto di farlo Tra le molteplici attività fisiche, ricordiamo, in particolare, la
corsa, che è un movimento sano che rinforza il fisico; il salto in alto, il sollevamento dei pesi, il tiro a
segno, la lotta, la gara di fondo: tutti questi esercizi sono utilissimi. Il ballo, pur essendo conforme alla
regola dell'arte, non è ancora adatto per i fanciulli.

L'esercizio del tiro a distanza e del tiro a segno hanno la finalità di educare i sensi, specialmente quello della vista. Il gioco della palla è uno dei migliori giochi dell'infanzia, perché è associato anche alla corsa che è salutare. In generale i migliori giochi sono quelli che uniscono l'educazione, l'abilità e l'esercizio dei sensi, come ad esempio quelli che richiedono le misurazioni esatte delle distanze, delle dimensioni e delle proporzioni; o anche quei giochi che richiedono la determinazione delle distanze tra i luoghi, servendoci della posizione del sole o delle stelle: tutti questi giochi hanno una funzione e una finalità formativa ed educativa. Anche l'immaginazione locale, che consiste nella capacità di rappresentarci le cose nel posto in cui sono state viste per la prima volta, offre grandi vantaggi all'individuo»