"Con che forza possiamo chiedere all´Egitto di consegnare i torturatori di Regeni se chi torturò i ragazzi della Diaz è ai vertici della Polizia italiana?" Le espressioni utilizzate dal sostituto procuratore della Corte d´appello Enrico Zucca in un dibattito sulla difesa dei diritti internazionali presso l´Ordine degli avvocati a Genova, son di quelle che lasciano il segno. E Paola, la mamma di Giulio, il ricercatore italiano trovato morto il 3 febbraio 2016 in Egitto dopo giorni di torture, gli fa eco: "Ho fiducia nella legge, negli avvocati bravi e nella stampa buona e abbiamo tanta solidarietà dai social. Ci aspettavamo di più da chi ci governa: dal 14 agosto quando il premier Gentiloni ci ha annunciato che l´ambasciatore tornava in Egitto, siamo stati abbandonati".
Ed ancora Zucca: "l´11 settembre 2001 e il G8 hanno segnato una rottura nella tutela dei diritti internazionali. Lo sforzo che chiediamo a un paese dittatoriale è uno sforzo che abbiamo dimostrato di non saper far per vicende meno drammatiche. I nostri torturatori, o meglio chi ha coperto i torturatori, come dicono le sentenze della Corte di Strasburgo, sono ai vertici della polizia, come possiamo chiedere all´Egitto di consegnarci i loro torturatori?".